Bimbi e colpi di calore, il decalogo del Bambino Gesu’

Roma, 2 ago. (AdnKronos Salute) – Quando la temperatura sale, soprattutto se c’e’ molta umidita’, l’organismo viene messo a dura prova. E a risentirne di piu’ sono i bambini. La termoregolazione dei piccoli infatti e’ meno efficace e la superficie corporea che permette la traspirazione e’ piu’ ridotta. Per questo l’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma pubblica un decalogo contro i colpi di calore: come prevenirli e come intervenire, con un’attenzione particolare ai bimbi con patologie croniche, che piu’ facilmente possono andare incontro a sintomatologia grave per l’eccessivo aumento della temperatura.

Il colpo di calore – spiegano gli esperti – e’ dovuto a un innalzamento improvviso della temperatura corporea. Le condizioni che possono causare questa complicazione sono tre: temperatura elevata, alto tasso di umidita’ e scarsa aerazione.

I sintomi sono diversi e possono manifestarsi con piu’ o meno intensita’: nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, sincopi (svenimenti) fino, nei casi piu’ gravi, a disturbi della coscienza. Inoltre se l’esposizione ai raggi solari e’ diretta, si puo’ manifestare anche il colpo di sole con possibili ustioni di primo o secondo grado.

Ma come prevenirli?

1) Evitare di far uscire il bambino e di fargli praticare attivita’ fisica o sportiva nelle ore piu’ calde.

2) Non esporlo mai al sole negli orari piu’ a rischio (dalle 11 alle 17).

3) Aumentare la ventilazione dell’ambiente, eventualmente utilizzando un ventilatore. E’ possibile utilizzare anche il condizionatore, avendo cura di tenere una temperatura ambientale di 23-24 gradi e cercando di non passare continuamente da ambienti piu’ caldi ad altri piu’ freschi o viceversa. Importante utilizzare la funzione deumidificazione.

4) Far indossare al bambino indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che permettano una maggiore traspirazione.

5) Preferire colori chiari dei vestiti che respingono i raggi solari.

6) Esporre il bambino sempre con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto. I raggi solari sono molto utili perche’ favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve avvenire in maniera graduale.

7) Non dimenticare di utilizzare sempre creme solari ad alta protezione. Un’esposizione non protetta puo’ causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle.

8) Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno.

9) Aumentare l’apporto idrico per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. In caso di caldo intenso possono essere utili anche le bevande che contengono sali minerali.

10) Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura.

In caso di colpi di calore, come intervenire? Portare il bambino in un ambiente ombreggiato e aerato e’ la prima mossa da fare se il piccolo presenta i sintomi del colpo di calore – spiegano gli esperti – Se manifesta segni di mancamento, e’ necessario porlo a terra sdraiato con gli arti inferiori piu’ sollevati rispetto al corpo e somministrare liquidi non troppo freddi a piccoli sorsi. In caso di comparsa di febbre superiore ai 38 gradi somministrare un antipiretico, quale il paracetamolo o l’ibuprofene. Se il bambino non migliora, o in presenza di disturbi della coscienza, e’ necessario recarsi al piu’ vicino pronto soccorso.

Ma anche a tavola e’ importante scegliere i cibi giusti. Con l’aumento della temperatura si deve ridurre l’apporto calorico, in particolare quello fornito da cibi grassi. E’ preferibile quindi assumere carboidrati semplici a piu’ rapida digeribilita’, ma e’ anche importante aumentare l’apporto idrico con assunzione di acqua e piu’ frutta e verdura.

Insalata, fiori di zucca, melanzane, peperoni e pomodori, sono solo alcuni tra gli alimenti salutari che vanno assolutamente consumati nei mesi caldi. Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine (A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’80-90%) e fibre.

(Adnkronos)

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