Vaccini: 5 mila bimbi lombardi scoperti, pediatri chiameranno famiglie

Milano, 31 mar. (AdnKronos Salute) – Circa 5 mila bambini lombardi – classe 2014 – risultano scoperti dalle vaccinazioni chiave per l’eta’ infantile (esavalente e trivalente). E in una regione che sta vivendo una recrudescenza di casi di morbillo, quasi 8 pediatri su 10 (79%) registrano proprio sull’iniezione anti morbillo-parotite-rosolia livelli di adesione fra i piccoli assistiti inferiori al 95%, la soglia di sicurezza. Alla luce di questi numeri – che l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera definisce oggi “preoccupanti” – Palazzo Lombardia ha deciso un nuovo intervento.

Entro il 20 aprile 1.300 camici bianchi dei bimbi “riceveranno dalle Ats l’elenco con il nominativo dei circa 5 mila bambini su 86.503, coorte 2014, che risultano ancora scoperti dai due momenti vaccinali di riferimento per l’infanzia, ovvero l’adesione a 3 dosi di vaccino esavalente e alla prima dose di trivalente, affinche’ attivino un confronto o una riflessione con i genitori per capire le motivazioni che hanno impedito la vaccinazione e favoriscano il recupero della copertura”, comunica l’assessore.

“L’impegno della Regione per sensibilizzare le famiglie lombarde a tutelare la salute dei propri figli sottoponendoli alle vaccinazioni previste dal piano regionale continua”, evidenzia Gallera. “Questa nuova iniziativa nasce sulla spinta del monitoraggio che abbiamo realizzato per verificare le percentuali dei pazienti vaccinati per singoli pediatri di base nel nostro territorio. L’indagine, effettuata prendendo in considerazione la coorte vaccinale dei nati nel 2014, in linea con quanto richiesto dal ministero della Salute nella rilevazione di marzo 2017 per la verifica dei Livelli essenziali di assistenza, ci ha confermato numeri preoccupanti: circa 5 mila i bambini risultati scoperti alle 3 dosi di vaccino esavalente (antitetanica, antidifterite, antiemofilo B, antiepatite B, antipertosse, antipoliomielite) e circa 6 mila quelli alla prima dose di vaccino trivalente (antimorbillo, antiparotite, antirosolia)”.

“Quella di oggi – continua Gallera – e’ l’ennesima conferma che la Regione sta investendo grandi risorse e energie per convincere le famiglie che vaccinare i propri figli e’ l’unica scelta responsabile nei confronti degli stessi figli e della collettivita'”.

L’assessore ricorda il lancio “solo qualche mese fa” della campagna di comunicazione Wikivaccini, “progetto di informazione della Regione Lombardia attraverso il quale le mamme e i genitori (ma anche i cittadini tutti) possono trovare risposte alle molte domande che ci si pongono al momento di vaccinare o vaccinarsi contro le malattie infettive. Una campagna di comunicazione che permette di confrontarsi in maniera chiara e semplici con i dubbi sulle vaccinazioni” e che poggia su volantini in 6 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo), un video promozionale e una piattaforma online (www.wikivaccini.com). Obiettivo: permettere a mamme e papa’ di “individuare le fonti affidabili e non cadere preda di allarmismi senza fondamento”.

Ora tocca ai pediatri scendere in campo. Secondo la rilevazione regionale sulla coorte 2014, per l’iniezione esavalente (anti tetano-difterite-emofilo B-epatite B-pertosse-polio) solo il 32% dei pediatri registra un’adesione dei bimbi tra il 95 e il 100% (il 19% ha un’adesione inferiore all’85%). Mentre per l’iniezione scudo trivalente i dati sono ancora piu’ bassi: a registrare un tasso di adesione tra il 95 e il 100% e’ solo il 21% dei camici bianchi, a fronte di un 24% che ha un’adesione inferiore all’85%.

(Adnkronos)

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