Pd: martini (venezia), finora inascoltati, serve filo diretto con roma (2)

(AdnKronos) – “Come e possibile che un presidente del Consiglio (e segretario del partito) sia venuto a Venezia e abbia firmato un patto con il sindaco (avversario del Pd) totalmente in antitesi con quanto chiesto dai Veneziani? Come mai il governo romano da il placet a Brugnaro per far bella figura con l’Unesco? E’ evidente che c’e un blackout, un raccordo che manca- sottolinea – O Roma non e informata di quello che avviene a Venezia, o a Roma chi rappresenta Venezia non e riuscito a comunicare la vera condizione della citta. O, ma non lo voglio pensare, chi rappresenta la citta a Roma ritiene che le scelte che questa amministrazione sta operando siano da sostenere”.

“Allora, alla vigilia di un congresso molto difficile (ed uso sempre questo eufemismo), credo che occorra un cambiamento radicale – avverte Martini – Occorre che il filo diretto con Roma venga ristabilito. Occorre che chi, dai livelli romani ai livelli locali, non ha rispettato la nostra citta e le sue richieste, o ha operato scelte di segno opposto, faccia un passo indietro”.

“Il dovere per chi appartiene ad un partito come il nostro e quello di impegnarci e lavorare per far amare sempre di piu la nostra Venezia da parte di chi la vive e da parte di chi la visita. Ascoltare e trovare modalita di azione dovrebbero essere due dinamiche in stretta connessione per rispondere alle aspettative della popolazione”, conclude.

(Adnkronos)