Il rigore di Teotino, Bale e Ronaldo sono i campioni a decidere

Parigi, 26 giu. – (AdnKronos) – Diario di bordo: si continuano a vedere partite brutte o bruttine, comunque non spettacolari, ma forse e’ ora di cominciare a smetterla di darne le colpe ai grandi campioni, alle stelle piu’ attese. Le prime tre squadre a qualificarsi per i quarti? Polonia, Galles, Portogallo. Niente di che, tre sorprese, chi piu’ chi meno. Pero’, provate a leggerle cosi’: Lewandowski, Bale, Ronaldo.

Tre formidabili protagonisti: un centravanti eccezionale, il giocatore piu’ caro del mondo, il fuoriclasse che da otto anni si contende il Pallone d’oro soltanto con Messi. Dice: ma Lewandowski non ha segnato ancora un gol. Vero, come tutti i migliori e’ arrivato piuttosto stanco a fine stagione, ma che lottatore formidabile, un vero leader di una nazionale solida, per quanto assai poco brillante, come la sua Polonia.

Bale, invece, e’ stato fin qui, senza discussioni, il giocatore migliore del torneo, anche il capocannoniere, per ora. Piu’ di un leader: si e’ caricato sulle spalle tutto il peso del Galles, neanche fosse la sua figlioletta Alba Violet, quella con cui ha giocherellato in campo ieri a fine partita.

Come Ibrahimovic quando gioca nella Svezia, Bale in nazionale va a cercarsi palloni in tutte le zone del campo. Ma lui li sfrutta molto meglio, anche perche’ in carriera ha giocato in tanti ruoli diversi: terzino, centrocampista di fascia, mezzapunta, attaccante esterno da quando e’ al Real Madrid.

Sta riuscendo, anche grazie ai nuovi discutibili regolamenti, a fare quello che a un fenomeno come Ryan Giggs non e’ mai riuscito: portare il Galles in alto a livello internazionale. Infine, Ronaldo. Che non si sta limitando, come dice qualcuno, a portare il suo ego ipertrofico a spasso per la Francia. No, e’ decisivo, fa sempre la differenza, e’ il leader dei leader, nonostante sia arrivato qui in una condizione fisica rivedibile.

In una partita senza tiri in porta come quella con la Croazia, il primo e’ stato il suo ed e’ stato risolutivo. Il peso dei campioni, mano a mano che si va avanti, in competizioni come queste risulta sempre determinante. L’Italia si puo’ soltanto aggrappare a Buffon. In campo. Ma in panchina c’e’ Conte, un campione nel suo ruolo. Bastera’?

(Adnkronos)