Riforme, pensioni e disoccupazione i temi sul tavolo dell'assemblea di Confcooperative


(AdnKronos) – Riforme costituzionali, pensioni e disoccupazione sono i temi affrontati nell’assemblea nazionale di Confcooperative da parte del suo presidente, Maurizio Gardini. “Il cantiere delle riforme aperto dal Governo e’ vasto e articolato, mala cura e’ solo all’inizio – ha osservato – le riforme devono mordere piu’ a fondo e su un fronte piu’ esteso. La riforma costituzionale e’ il banco di prova della volonta’ effettiva del Paese di fare un passo nel futuro e di imprimere un cambiamento inevitabile nel processo di semplificazione e nel buon funzionamento delle istituzioni. Abbiamo bisogno di un sistema che assicuri la stabilita’ di governo ai cittadini e alle imprese italiane e, anche, straniere per attirare gli investimenti dall’estero”. Tra le riforme, “quella costituzionale e’ un vero banco di prova”.

Per quanto riguarda le pensioni Gardini si dichiara favorevole alla staffetta generazionale a nome delle cooperative che rappresenta. “I costi? Li paghino le imprese, noi siamo pronti a farlo” ha detto.

Altro tema importante affrontato nel suo intervento e’ la disoccupazione: “Contrastare il 36,7% di disoccupazione giovanile e’ una crociata che nessuno puo’ disertare – ha aggiunto – da imprenditore, utilizzerei la flessibilita’ in uscita per promuovere la staffetta generazionale, al punto da pagare cash e anticipato per 10 anni la differenza tra la pensione piena e quella penalizzata per chi e’ a un anno dalla pensione. Soluzione che accontenterebbe il lavoratore in uscita, lo Stato in un’ottica di medio lungo periodo e i giovani che darebbero maggiore competitivita’ alle imprese, darebbero una spinta ai consumi,verserebbero le tasse e i contributi previdenziali”.

“La strada intrapresa dal Governo e’ quella giusta. Ha fatto gia’ molto sulla riduzione del cuneo fiscale. Occorre proseguire e ridurre il differenziale tra il costo aziendale e quanto percepisce il lavoratore”.

“Lo scarto e’ ancora alto: per chi percepisce un reddito lordo annuale di 16.200 euro, il costo aziendale e’ di 25.400 euro. Differenziale che sale notevolmente con la crescita della retribuzione: con un lordo annuale di 33.900 euro, il costo aziendale annuale e’ di 52.900” ha osservato Gardini.

La Confcoopertive propone di spostare l’1%della spesa sanitaria dai servizi ospedalieri alla rete di assistenza primaria sul territorio. “Un giorno di degenza costa fino a dieci giorni di assistenza domiciliare, allora questo spostamento non riduce le prestazioni sanitarie, ma le moltiplica. Il nostro modello e’ quello di una stretta connessione tra il sociale, il socio sanitario e il sanitario, per la presa in carico complessiva della persona”.

“Il welfare sussidiario, cooperativo e mutualistico non sara’ un fenomeno secondario e accessorio – sostiene – il suo protagonismo e’ necessario e gia’ oggi le nostre 6.500 cooperative con 240.000 occupati erogano servizi di welfare a 6 milioni di italiani”.

(Adnkronos)