Verona, 1 nov. (AdnKronos) – Odi et amo. Si potrebbe riassumere cos igrave; il rapporto tra il gatto e l’uomo. Da divinita’ nell’antico Egitto a incarnazione del Diavolo nel Medioevo cristiano, il legame che unisce il genere umano a quello dell’animale domestico piu’ diffuso e’ tra i piu’ affascinanti. A
E se nell’Antico Egitto la dea della femminilita’, della maternita’ e del focolare domestico Bastet era proprio una gatta, nel medioevo cristiano il gatto era considerato l’incarnazione stessa del Male e del Diavolo, protagonista nei raduni stregoneschi o addirittura inserito nella ricetta del amp;#8216;Gato Asado’ (gatto arrosto) nel libro di cucina scritto da Ruperto de Nola per il vicer eacute; di Napoli nel 1491.
Una sezione della mostra di Verona sara’ dedicata al gatto nero che nella storia vive momenti diversi. Adorato sulle navi romane, che lo accoglievano a bordo per ingraziarsi la divinita’ Diana affinch eacute; vegliasse sulla rotta durante la notte, venne utilizzato come ricatto sul campo nella battaglia di Pelusio, quando i persiani sconfissero gli egiziani che si rifiutarono di combattere dopo aver visto dei gatti legati agli scudi nemici.
(Adnkronos)