23 giugno, la notte di San Giovanni accende di bagliori Cimbri il territorio della Strada del vino Soave

21, nella piazza del paese, spettacolo teatrale con trampoli, fuoco e personaggi leggendari. Curiosita’:specialita’ di Giazza, la trota ai ferri cotta con il “carbone cimbro”.

La vacanza che non ti aspetti e’ quella trascorsa nel territorio della Strada del vino Soave, nella Pedemontana dell’Est Veronese. Non bastassero le verdi colline coltivate a vite, olivi e ciliegi, che invitano alla gita – a piedi, in bici o a cavallo – per scoprire cantine, frantoi, borghi, pievi di campagna, ville, castelli e musei, nell’arco di poco piu’ di mezz’ora si puo’ essere in Lessinia, la montagna dei veronesi, meta ideale per chi cerca un contatto con la natura e le tradizioni antiche delle genti di montagna. Che qui, in alcune localita’, parlano ancora Cimbro.

Rievocazioni, musiche e spettacoli di fuoco rinnovano i riti ancestrali dei Cimbri. E’ il caso, ad esempio, di Giazza (758 m), in cimbro Ljetzan, uno dei tredici comuni della Lessinia veronese in cui, nel Medioevo, si era insediata una comunita’ di Cimbri provenienti dalla Baviera e dal Tirolo, probabilmente per disboscare e creare pascoli. Ancor oggi, Giazza ama ricordare le tradizioni cimbre, come ad esempio succede con la Festa del Fuoco, celebrata nel periodo del Solstizio d’Estate, il 23 giugno, nella notte di San Giovanni. Che, nell’antica cultura agreste, e’ sempre stata una notte magica, in cui, per scacciare gli influssi maligni, si accendevano falo’ sulle sommita’ di colline e monti in attesa della luce dell’alba.

In scena, l’eterna lotta tra il bene e il male. La Festa del Fuoco “Waur Ljetzan“, organizzata dalla Pro-Loco Ljetzan di Giazza (cell. 349 4632515 email: [email protected]), si tiene nella piazza del paese (piazza San Domenico) a partire dalle 21. La festa iniziera’ con il suggestivo spettacolo “Ignis Inesorabilis” messo in scena con fuoco e trampoli dalla compagnia “Teatro del Ramino” di Ascoli Piceno. Al termine dello spettacolo, entreranno in scena personaggi delle leggende popolari della Lessinia, le Se’alagan Laute, in lotta tra loro per il possesso del fuoco. Il momento clou della serata si avra’ con l’accensione dei 13 bracieri simbolo delle antiche comunita’ cimbre, che, con la loro luce, allontaneranno definitivamente il male. Essendoci pochi parcheggi a Giazza, la Pro Loco mette a disposizione per tutta la serata due bus navetta gratuiti in partenza dal comune di Selva di Progno a partire dalle ore 19.

carbonara-cimbra-giorgio-boschi-osteria-giazza-bassaCuriosita’, la “Carbonara” secondo il metodo cimbro: non e’ un primo piatto, ma un metodo per produrre carbone, che prevede l’impiego di 50 quintali di legna verde (faggio, carpino, frassino), accatastata seguendo una modalita’ precisa e fatta bruciare ininterrottamente per tre giorni e tre notti sotto la stretta sorveglianza di Nello e Giorgio Boschi, ultimi carbonai – per passione – di Giazza e titolari dell‘Osteria che si affaccia nella piazza del paese (tel. 045-7847026), la cui specialita’ e’ la trota ai ferri cotta con il “carbone Cimbro”, che da’ alla pietanza sapori del tutto particolari. Soggiorno. Oltre a cantine e frantoi, ristoranti, trattorie e negozi di prodotti tipici, la Strada del vino Soave ha tra i soci diversi B&B, agriturismi ed hotel, alcuni immersi nel verde delle colline altri piu’ vicini ai borghi abitati, prezzi a partire da 40 euro per la singola e 70 euro per la doppia, sempre con prima colazione. Info: Strada del vino Soave, tel. 045-7681407 www.stradadelvinosoave.com

(Gaiares comunicazione)