Bambini in festa, odore di pop corn, famiglie riunite alle prese con figli scatenatissimi, curiosi e con tanta voglia di divertirsi tra sorrisi e abbracci: questa era l’aria che si respirava pochi minuti prima del debutto, a Misterbianco, del “Teatro umbro dei burattini” che ha visto protagonista l’intramontabile fiaba italiana di Pinocchio la quale, da generazioni, strega grandi e piccini. Un mondo a sé, uno spazio quasi surreale dove le famiglie finalmente sono riuscite a ritagliare un momento da dedicare ai propri figli, lontano dai problemi quotidiani, dal lavoro alla scuola. E soprattutto lontano da cartoni animati in tv (basti pensare al successo dei canali tematici) e su Youtube che ormai hanno “invaso” la vita dei più piccoli, inevitabilmente attratti anche da videogames e social network. Il teatro umbro, invece, ha messo in scena la rappresentazione “Pinocchio, le avventure di un sognatore”, dalla durata di circa un’ora e 15 minuti, diretta da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan. Per Bertinelli – laureato in Giurisprudenza – quella del teatro è una vera e propria vocazione: “Vengo da una famiglia borghese, tutti magistrati, avvocati e medici. Nessuno di loro ha abbracciato la carriera artistica. Io, invece, dopo 5 lunghissimi anni in banca, ho prima preso l’aspettativa e poi mi sono dimesso per dedicarmi a quello che ho sempre voluto fare. Molti mi dicono che ho avuto coraggio a lasciare il “posto in banca”; io, però, rispondo che ci sarebbe voluto più coraggio a non farlo”. Vioris Sciolan, invece, viene da una famiglia circense e ha sposato questo progetto proprio perché è “il mestiere più bello del mondo”: “E’ bellissimo vedere le facce dei bambini, sbalordite, quando, a fine spettacolo, Pinocchio si immerge in mezzo a loro”.

11 burattini scolpiti e dipinti a mano

Pinocchio si conferma come un classico della letteratura mondiale che strizza l’occhio anche ai sogni e ai giochi dei bambini degli anni 2000, basti pensare che il gatto e la volpe, nel corso dello spettacolo, interpretano il ruolo di due investitori finanziari e che lo stesso Pinocchio è alle prese con moderni videogiochi e socializza con altri bambini attraverso i social network. Le musiche, tra l’altro, sono state scritte dal musicista e compositore Paco Ciabatta, che vanta importantissime collaborazioni nel mondo della musica leggera con artisti di livello nazionale come Lucio Dalla, noto cantautore e musicista italiano, morto il 1° Marzo 2012. I burattini, invece, sono tutti originali, realizzati da un anziano artigiano torinese che, inizialmente, stando alle parole di Bertinelli, non sarebbe stato facile convincere: era geloso della sua arte. Nello specifico, come le telecamere di Fanpage.it vi hanno mostrato in esclusiva, si tratta di 11 burattini da 80-90 cm, tutti in legno, scolpiti e dipinti a mano. Preziosissimi, sono delle vere e proprie opere d’arte, essendo tra l’altro i protagonisti dello spettacolo. Prossime tappe del “Teatro umbro dei burattini” a Pozzallo al Cine Teatro Giardino, a Rosolini all’Auditorio Comunale e a Pachino al Cine Teatro Politeama.