Il clima sulla rotta della Concordia

Il Consorzio LaMMA (Cnr e Regione Toscana) continua il servizio di previsioni meteorologiche che ha accompagnato tutte le fasi dei lavori dall’inizio dell’emergenza Costa Concordia. Prima della partenza del relitto, alcune considerazioni sulle caratteristiche climatiche lungo la rotta

Proseguono al Giglio, secondo i programmi, le operazioni di rigalleggiamento della Concordia grazie anche alle condizioni meteo abbastanza favorevoli.
I previsori del Consorzio LaMMA all’opera presso la Salvage Room continuano il servizio di previsioni meteorologiche che ha accompagnato tutte le fasi dei lavori dall’inizio dell’emergenza.
Al termine del ‘refloating’ il relitto sara pronto per essere trainato fino al porto di Genova attraverso una rotta di poco piu’ di 200 miglia che dovrebbe percorrere in circa 5 giorni (e’ prevista una andatura di 2 miglia/h).
Proprio la durata del trasferimento del relitto dal Giglio a Genova comportera un cambiamento sostanziale nell’attivita dei previsori del Consorzio LaMMA, che saranno chiamati a fornire un’ informazione meteorologica per una finestra temporale di almeno 5 giorni all’interno della quale avere previsioni di condizioni di tempo favorevoli e a supportare il consorzio Titan/Micoperi con le previsioni meteorologiche durante la rotta di trasferimento.

Uno degli aspetti piu’ problematici della previsione e’ ovviamente la lunghezza della finestra temporale richiesta. Come e’ ormai riconosciuto l’affidabilita della previsione oltre i 2/3 giorni dipende molto dalla tipologia di tempo previsto. I parametri meteo-marini piu’ significativi per un trasferimento in sicurezza del relitto sono quelli legati al vento (velocita media, raffica e direzione) e al moto ondoso (altezza dell’onda significativa, altezza massima e suo periodo), che devono essere nei limiti delle soglie operative stimate da Titan Micoperi.

Da un punto di vista meteorologico l’area che verra attraversata dal relitto (Isola del Giglio-Genova) presenta numerose peculiarita anche nel mese di luglio, in primis per la presenza della Corsica, che rappresenta una barriera naturale ai venti di libeccio andando a configurare quel confine virtuale tra il Mar Ligure e l’alto Tirreno.

Per l”Alto Tirreno’, ovvero il tratto di mare che va dall’isola del Giglio a Capo Corso, i fenomeni piu’ rilevanti nel mese di luglio sono legati al possibile rinforzo di venti di Scirocco, Ostro e Maestrale che possono comportare un temporaneo aumento dell’onda significativa, anche se con periodi piuttosto brevi ed altezze limitate. Gli altri venti (Libeccio e Grecale) hanno un impatto estremamente limitato poiche’ frenati, rispettivamente, dalla Corsica e dalla Penisola. Unica eccezione in corrispondenza del Capo Corso, dove il Libeccio puo’ talvolta piegare a Maestrale favorendo un temporaneo aumento del moto ondoso e un’accelerazione delle raffiche.

Il ‘Mar Ligure’, ovvero il tratto di mare compreso tra Capo Corso e il porto di Genova, risulta decisamente piu’ movimentato rispetto all”Alto Tirreno’, anche nel mese di luglio.
Il vento ‘principe’ e’ senza dubbio il Libeccio che puo’ risultare forte se legato a passaggi instabili sulla Francia. L’assenza di barriere verso sud ovest favorisce infatti l’ingesso diretto del Libeccio, garantendo anche un discreto fetch e quindi periodi d’onda significativi.

Dal 2009 al 2013 ci sono stati nel mese di luglio 8 eventi di libeccio caratterizzati da vento medio egt;12 nodi e con Hm0 egt;1.5 metri. Tra questi citiamo il 12-14 luglio 2012, il 7-9 luglio 2009 e il 18 luglio 2009: durante il primo evento l’onda significativa ha oscillato tra 1.8 e 2.5 m per 27 ore con punte massime di 3.0 m, nel secondo caso 2.0-2.6 m di Hm0 per 33 ore consecutive con un picco di 3.1 m, infine nel terzo evento onda significativa tra i 2.0 e i 3.0 metri per 25 ore consecutive con un picco di 5.0 metri. In tutti e tre i casi il periodo d’onda, grazie al fetch disponibile, ha raggiunto punte di 8-10 secondi.

Il Golfo Ligure e’ inoltre interessato, anche a luglio, da episodi di Maestrale di una certa consistenza che sono quasi sempre legati ai minimi responsabili delle libecciate. Gli effetti sul Mar Ligure degli alti venti nel mese di luglio sono generalmente poco significativi, ad eccezione dello Scirocco, a patto pero’ che sia legato ad un vortice strutturato sul Golfo del Leone che tenda successivamente a portarsi verso est: questo tipo di configurazione, tuttavia, risulta alquanto rara.

Ancora una volta, quindi, le valutazioni sull’andamento meteo saranno una componente fondamentale per la programmazione dei lavori.

Per informazioni:

Comunicazione: Federica Zabini, Ibimet-Cnr, email: [email protected] , tel055 4483056.

Amministratore Unico del Consorzio Lamma: Bernardo Gozzini, Ibimet-Cnr, email: [email protected]

Per approfondimenti:

Servizio del LaMMA per la rimozione della Concordia: http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/concordia/servizio-di-previsione

(Ufficio stampa CNR)

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