Le canzoni italiane secondo i Tudìp ensamble: un mix di pop, classica e contemporanea (VIDEO)

Le canzoni italiane secondo i Tudìp ensamble: un mix di pop, classica e contemporanea (VIDEO).

I Tudìp ensemble sono una formazione nata nel 2011 a Milano dall’incontro di musicisti di provenienza classica, jazz e cantautorale: Alfonso Martone (composizione e fisarmonica), Antonio Baldassarre (chitarra), Ilaria Pastore (voce), Rouben Vitale (clarinetto in Sib/clarinetto basso) e Raul Pusterla (violino) sono i cinque componenti di questo insolito “gruppo” che mescola con disinvoltura le sonorità della tradizione leggera italiana con quelle proprie della musica colta. Abbiamo incontrato i Tudìp a Napoli dove, sabato 21 giugno, si sono esibiti nel Foyer del Teatro di San Carlo davanti a un pubblico numeroso e, per fortuna, molto variegato: qui, il compositore Alfonso Martone, giovane musicista di origini napoletane ma trapiantato a Milano da alcuni anni, ci ha raccontato le genesi del progetto che ha come motore la volontà “di trovare una nuova sintesi tra due dei principali universi musicali dei nostri tempi (la musica leggera e la musica colta), il tutto senza dimenticare l’aspetto più squisitamente artigianale e ludico della scrittura musicale, che gioca con le peculiarità degli strumenti e della voce”.

Giochi di musica

Al centro dell’esperimento dei Tudìp c’è la grande canzone italiana dagli anni ’30 agli ’80, da “Onda su onda” di Paolo Conte a “Se telefonando” di Mina, e ancora, “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli e “Cuore matto” di Little Tony, riorchestrate per i cinque elementi che formano l’ensemble e arricchite con innesti jazz, classici e contemporanei: “l’intento – prosegue Martone – non è certo quello di migliorare le canzoni prese in esame, quanto di rivederle in un ottica nuova mettendo a centro la possibilità di giocare con aspetti tecnico-compositivi con finalità però più inclusive e meno specialistiche. In altre parole, rivendichiamo la possibilità di lavorare su strutture musicali complesse cercando di arrivare a un pubblico più ampio e sperimentando, al contempo, nuovi orizzonti sonori.

La “youtube musica” e la musica “da gustare”

Nel giro di pochi minuti con Martone e gli altri membri dell’ensemble passiamo a discutere del mercato musicale e delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie: “Attraverso youtube – precisa il compositore – si crede che per i musicisti ci siano maggiori possibilità di accesso al mercato. In realtà, a mio avviso, le possibilità sono inferiori, nella misura in cui uno tende non ad emergere come ‘fenomeno’ estemporaneo, che dura il tempo di un singolo, di un solo brano, e poi svanisce nel nulla, ma a portare avanti un progetto musicale. Questo è molto più difficile, probabilmente anche rispetto al passato, poiché la competizione è molto più schiacciante e in più questo mercato vive, nel senso che richiede, fenomeni che si danno continuamente il cambio. In parole povere, oggi la musica si mangia a bocconi, è difficile, molto difficile, gustarsela!”.

Da Napoli a Milano: alla ricerca di una ribalta musicale

I membri dei Tudìp ensemble provengono tutti da Milano ad eccezione di Martone che è l’unico ad essersi, almeno in parte, formato a Napoli al Conservatorio di San Pietro a Majella sotto la guida del M° Lino Costagliola, per poi concludere gli studi di composizione al Conservatorio G. Verdi con il M° Lorenzo Ferrero. Abbiamo approfittato di questa circostanza per chiedergli le principali differenze, nell’ambito della musica contemporanea, tra le due città: “Banalmente – chiarisce Martone – potrei rispondere che Milano è una città molto più ricca ed europea di Napoli, pertanto lì si è in contatto più ravvicinato con ciò che accade anche fuori dall’Italia. Ma in realtà la questione è un altra, oggi come oggi, attraverso le nuove tecnologie e la facilità di spostamento, il discorso non è tanto di tipo geografico (nord-sud), quanto per così dire, statistico, sociologico. Da Napoli le persone vanno via, emigrano, soprattutto i trentenni poiché manca un motore economico; a Milano invece le persone arrivano da ogni parte. Certo nella capitale meneghina, oltre a questo continuo ricambio, c’è anche una cultura musicale molto diversa, un pubblico forse più esigente e numerosi spazi in cui ascoltare la musica, di qualunque genere, dal rock, al pop alla classica: certamente questo semplifica le cose. Tuttavia, nell’ambito della musica colta, anche a Milano la scena contemporanea, così come ovunque, vive una grossa crisi, per questo noi cerchiamo di aprirci ad altri mondi musicali, ad un dialogo possibile.

I componenti dell’ensemble

Oltre a Martone, i Tudìp possono contare su una compagine di musicisti molto variegata, in un certo senso persino eclettica, il che riflette a pieno lo spirito del progetto: fondere anche dal punto di vista degli strumenti due diversi mondi musicali. Iniziamo da Antonio Baldassarre, chitarrista di provenienza hard-rock passato “da adolescente suonavo la chitarra elettrica distorta il più possibile” poi per il Centro Professione Musica di Milano, fondato dalla Premiata Fonderia Marconi, uno di quei laboratori professionali che in Italia sforna decine di turnisti che girano la penisola accanto ai maggiori artisti nazionali. Mentre Ilaria Pastore, voce del gruppo, è una cantautrice e chitarrista “molti mi dicono sei una cantante? No! O meglio non solo!” che da più di dieci anni svolge attività live in tutta Italia, proponendo il proprio repertorio d’autore in diverse formazioni. Nel 2010 esce il suo primo progetto discografico dal titolo “Nel mio disordine” (Totally Unnecessary Records) con cui vince il premio “Testi Opera Prima”. Rouben Vitali, invece, è un clarinettista diplomatosi al Conservatorio G. Verdi di Milano, con il M° Sergio Del Mastro: “la mia grande fortuna è stata quella di avere un maestro che non mi diceva ascolta ‘questa musica’, bensì ‘ascolta la musica’”. Dopo il diploma Vitali si avvicina al jazz ed al sax tenore con il M° Paolo Tomelleri. Vanta numerose collaborazioni come clarinettista e sassofonista in formazioni orchestrali e da camera per importanti enti culturali italiani tra cui il Teatro alla Scala, Villa Reale di Milano, Teatro Lirico, Basilica di S. Marco. Raul Pusterla, violinista, è il più giovane del gruppo: “grazie alla mia famiglia mi sono avvicinato giovanissimo alla musica classica, però mi piace sperimentare”. Diplomatosi nel 2011 al Conservatorio G. Verdi di Milano con il M° Fulvio Luciani, Pusterla unisce all’attività di concertista, quella di musicista rock e jazz con diverse formazioni.

Clicca qui per il video: http://www.fanpage.it/le-canzoni-italiane-secondo-i-tudip-ensamble-un-mix-di-pop-classica-e-contemporanea-video/

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