Torna a parlare Silvio Berlusconi, dopo la “pausa” dovuto all’avvio del percorso di servizio sociale nel centro di Cesano Boscone. Ed il primo pensiero del leader di Forza Italia è al suo ritorno in politica: “Tornerò molto prima di sei anni in Parlamento perché la sentenza che ha dato il via a tutto ciò sarà presto dichiarata ingiusta ed annullata”. Per il momento però Berlusconi non può che partecipare a singhiozzo a questa campagna elettorale per le elezioni europee e spiega: “Raggiungere il 20% sarebbe un miracolo, ci collocheremmo appena un punto sotto quello delle elezioni 2013 quando Alfano era ancora con noi. […] La sinistra non credo avrà la maggioranza. Gli italiani sanno che votando la sinistra votano Shulz e gli uomini di Grillo saranno ininfluenti. Dalle elezioni mi aspetto di poter mandare in Europa un nucleo importante di nostri parlamentari molto capaci e soprattutto di indirizzare e condizionare le decisioni del Ppe che è maggioranza nel Parlamento”.

Poi un passaggio sulla eventuale discesa in campo della figlia Marina: “Lei farà quello che le sembrerà giusto fare: io le sconsiglierò sempre di cambiare quello che sta facendo molto bene ora”. Un concetto sul quale è tornato anche Giovanni Toti, che nel corso dell’intervista a SkyTg24 si è soffermato sulla necessità di “non tirarla per la giacca” e ha chiarito anche il ruolo di Francesca Pascale: “Capisce di politica, ma non credo sia interessata ad un ruolo di primo piano”.

Intanto non si placano le polemiche per il paragone Grillo – Hitler fatto da Berlusconi ieri, quando aveva spiegato che “i discorsi di Grillo se cambiate i riferimenti temporali, chiunque penserebbe che potrebbero essere di Grillo. Ho il terrore che Grillo abbia la maggioranza. Sono una setta, Grillo non tollera la democrazia. Siamo in un momento pericoloso, dobbiamo farlo capire ai moderati: non possono più stare alla finestra, devono essere responsabili del comune destino del Paese”.