Johnny Mox all’ex Macello di Padova

Giovedì 2 maggio all’ex Macello di via Cornaro a Padova si sono aperte le danze con i ritmi di GianlucaTaraborelli, in arte Johnny Mox,e il suo vorticoso looping intrecciato di effetti sonori.
L’evento live è parte di una serie di concerti organizzati nell’ambito della seconda edizione del Macello Festival che è stato inaugurata mercoledì primo maggio e proseguirà fino al 13 giugno.Si prevede una scaletta di 22 date musicali, molte delle qualigratuite, organizzate anche grazie all’apporto di alcune associazioni culturali come “La mela di Newton”.
Gli eventi si caratterizzano per la diversità delle loro proposte e il concerto di ieri sera ne è una riprova. L’originalità di Johnny Mox e del suo beatboxing infatti sono capaci di coinvolgere e di trasmettere messaggi rivolti in particolare alle nuove generazioni che ovviamente costituiscono il target di riferimento dell’artista. Accanto ai suoni vocali e a un nuovo utilizzo degli strumenti musicali tradizionali (quali batteria e piatti) che vengono affiancati da suoni digitali di sofisticate attrezzature e microfoni professionali. Tramite queste tecniche Johnny Mox riesce a far emergere anche alcuni testi impegnati e a trasmette così un messaggio forte: quello di una generazione alla quale sono stati dati i mezzi ma che non ha più obiettivi, lasciando spazio alla riflessione.
Per sdrammatizzare poi il polistrumentista trentino istruisce il suo pubblico all’arte della beatbox, con quelli che appaiono semplici e buffi metodi (la ripetizione in sequenza di una serie di alcune parole accentuando la prima sillaba) che nel suo caso almeno sembrano funzionare! Alla fine è la musica ancora una volta a prendere il sopravvento e a essere vista come il collante che mantiene in vita iniziative di questo genere, unisce persone e fa conoscere nuovi mondi.

Marella Tassini
 

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