Commento chusura Borse: 5-9 dic.’11

Commento settimanale chiusura Borse: 5-9 dic.’11

 

La settimana 5-9 dicembre si chiude con segno positivo a Piazza Affari ed in Europa, in recupero dopo l’ondata di vendite che ne aveva seccamente ridimensionato le quotazioni in sole 2 sessioni… Positive anche Parigi +2,48%, Francoforte +1,91%, Londra +0,83% (che ha deciso di restare fuori dal progetto di unione fiscale in tentativo di definizione a Bruxelles); Madrid sostanzialmente invariata (+0,06%).

In buon recupero i titoli bancari con le quotazioni di Intesa, Unicredit e MPS che hanno registrato performance superiori al 7%: dal vertice della BCE dei giorni scorsi è uscita infatti la decisione di ha ridurre della metà la riserva obbligatoria che le banche devono detenere (riducendola dal 2% all’1%!!), di fatto quindi offrendo al sistema bancario liquidità a costo zero (in dollari o euro) SENZA LIMITI per tenerle a galla (di qui il rimbalzo generalizzato del settore bancario). 

La fase di oscillazione del nostro indice FTSE/MIB è sostanzialmente laterale ed è attesa continuare anche per il mese di dicembre con ritorni ribassisti innanzitutto a 15.000/14.800 (successivo: 14.300/14.200) e risalite nuovamente a 15.800 punti (successivo target: area 16.500).

L’euro è stabile sul dollaro in area 1,3770; oro tuttora sopra quota 1.700 dollari per oncia; petrolio (light crude) a 98.85 dollari per barile.

Ricordiamo che i rialzi sul nostro mercato azionario sono aiutati sia dal divieto (tuttora in essere) di effettuare posizioni in vendita (attivo sul nostro mercato e su quello francese) sia dall’intervento concertato delle Banche Centrali (Fed e Bce più le Banche nazionali di Svizzera, Gran Bretagna, Canada e Giappone) che il 30/11/2011 hanno abbassato il tasso d’interesse sulle operazioni di swap in dollari di mezzo punto percentuale, immettendo cosi indirettamente liquidità sul mercato. Inoltre, il nostro nuovo governo tecnico che di tecnico ha solo il nome (visto che continua a fare i soliti errori: contrae liquidità, aumenta le tasse e non stimola la ripresa economica con azioni adeguate…) è incapace di comprendere il momento e rivolge le proprie manovre all’aiuto di un solo “attoredella società -le banche– a scapito di tutti gli altri attori (cittadini, imprenditori …): il Governo Monti ha infatti appena garantito le emissioni di bonds delle banche, vedi articolo 8 manovra Monti: il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato, fino al 30 Giugno 2012, sulla passività delle banche italiane con scadenza da tre mesi fino a cinque anni o, a partire dal 1 gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite”. Nessuno, sui media nazionali, si è ancora chiesto come mai lo Stato (noi) garantisce i debiti contratti dalle banche mentre non garantisce i debiti delle piccole imprese e/o degli artigiani, od i debiti contratti dalle famiglie (mutui)? Ed i cosiddettipartiti di opposizione” (Lega, IDV…) dove sono in questo frangente???.
In pratica, in base a tale articolo, le Banche italiane ed europee sono ora a tutti gli effetti STATALI (ma solo x la parte debitoria, non quella creditoria…) e sonocoperte“, sostenute dallo Stato (fino a quando continueremo ad avere ….soldi). Tali interventi non modificano la struttura migliorano la situazione…  

 

Daniela Turri

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