Padova, 18 ott. ”Andrea Zanzotto e’ stato un poeta che, come egli stesso ha avuto modo di spiegare, attraverso la poesia ha contribuito a smascherare certi giochi di parole che negli anni avevano creato un imbroglio. L’imbroglio che il Veneto fosse terra estrema, frontiera oltre l’Italia e abitata da un popolo razzista. Dobbiamo a Zanzotto un commosso saluto rispettoso perche’ egli non e’ stato soltanto un poeta chiuso nel proprio intimo, ma e’ stato cittadino esemplare sempre mosso da altissimo senso civico come fortemente testimoniato anche nei giorni scorsi, a Padova, dal Presidente della Repubblica”. Lo sottolinea l’ex sindaco di Padova, Giustina Destro.

”L’uso poetico e consapevole della parola – intesa come espressione del “sentimento del tempo” – ha permesso a Zanzotto di insegnarci a difenderci dagli spettri che in questi anni ci hanno assillato – spiega – dal nostro caro poeta trevigiano abbiamo imparato ad essere veneti e al contempo figli di una Patria comune. Zanzotto e’ senza dubbio il piu’ grande poeta dell’Italia repubblicana. Alla poesia di Zanzotto dobbiamo riconoscenza eterna. Alla sua famiglia il mio cordoglio piu’ affettuoso. Purtroppo non avremo piu’ la sua “limpida voce” al nostro fianco; in periodi tristi come questi nostri ne avremmo avuto ancora bisogno. Ci conforta rileggere e leggere i suoi scritti e la sua universale poesia”.

(Adnkronos)