GRAN FINALE CON SANTORO ALLA FIERA DELLE PAROLE

Michele Santoro (foto A. Leorin)Michele Santoro ha chiuso la Fiera delle Parole domenica 9 ottobre con una affollatissima platea di oltre 2.000 persone. Per l'occasione gli organizzatori hanno pensato di installare un maxischermo in Piazza dei Frutti per dar modo a tutte le persone che non avevano trovato posto all'interno del Palazzo della Ragione di poter seguire ugualmente l'intervento dell'ex giornalista Rai, ma, nonostante questo, molta gente è rimasta in coda all'esterno di Palazzo Moroni nella speranza di entrare nella Sala, già gremita prima dell'inizio della kermesse.
Dopo i saluti istituzionali da parte del Sindaco Zanonato e del Rettore dell'Università di Padova, con i dovuti e meritati ringraziamenti a Bruna Coscia, curatrice delle Fiera delle Parole, Santoro è partito con il suo monologo parlando subito del suo nuovo ed importante progetto di Web TV, in fase di partenza, e già seguito da un grande numero di persone (più di 100.000 visitatori nelle ultime ore…). Attraverso questa TV, via internet, Santoro afferma che sarà difficile imporgli regole ma soprattutto "mettergli il bavaglio", come succedeva prima in Rai, e già si prefigge di raggiungere almeno 1.500.000 di spettatori con ogni puntata della sua nuova trasmissione "Comizi d'Amore". Il costo di ogni puntata sarà di circa 250.000 eur ed è proprio per questo che è data la possibilità di sostenere la sua nuova web TV con un versamento di 10 eur. Inoltre le puntate del suo nuovo programma verrano anche trasmesse da alcune emittenti locali (nel Veneto, Antenna Tre e Telenuovo) oltre ad andare in onda anche su Sky. Continua fornendo anche alcune anticipazioni relativamente al palinsesto; "Comizi d'Amore" sarà una trasmissione diversa dalle solite presenti nelle reti commerciali e nazionali, infatti la gente non ne può più oramai di discussioni, litigi e insulti tra i politici di diverse sponde che giocano allo "scarica barile", così si cercherà di parlare di cose veramente importanti dando maggiore spazio, rispetto al passato dal momento che non ci saranno vincoli e controlli, a personaggi come Travaglio e Vauro. Insomma, lui ha la squadra ma vorrebbe lo stadio pieno…

Santoro, nel suo disquisire, affronta diversi argomenti ma inizia proprio con critiche contro le gerarchie televisive ed il suo "sovrano.." che dettano le regole alle trasmissioni e ai loro conduttori. Continua poi con attacchi contro il sistema politico che ha tolto le frequenze televisive agli italiani per venderle, anzichè darle in gestione, soprattutto a Mediaset e alla Rai; si è trattato proprio di un esproprio legalizzato.
Attacca anche Mediaset nello specifico affermando che la perdita di valore del titolo in Borsa rispecchia la scarsità e la pochezza dei contenuti delle trasmissioni, mettendo in evidenza che i profitti derivano solamente dalla pubblicità e da una concorrenza sleale a causa di un mercato "controllato".
Il conduttore televisivo afferma inoltre di amare il Veneto e che le sue precedenti trasmissioni erano seguite in larga parte da telespettatori del nord-est; la sua spiegazione sta nel fatto che probabilmente anche molte persone di centro-destra sono sempre più interessate a tematiche non solamente politiche.
E nei suoi discorsi non risparmia nemmeno l'attuale opposizione politica, accusata di immobilismo contro il disfacimento della Tv e di rigidismo di fronte ad un mondo che sta cambiando.

Santoro è spesso interrotto dagli applausi che giungono dalla platea in sala ma soprattutto dalle persone in Piazza, di fronte al megaschermo, certamente in segno di condivisione di idee.

L'ex giornalista Rai non risparmia nessuno, ne ha infatti anche per quei giornalisti definiti "di parte", quali Vespa, Ferrara e Minzolini che, secondo lui, non fanno un'informazione corretta.
Dopo altri riferimenti alla Chiesa cattolica e a fenomeni di attualità come il "bunga bunga", veline e reality show, Santoro si avvia alla conclusione del suo intervento con parole pesanti; egli afferma che l'Italia è alla vigilia di un profondo cambiamento ma la tipologia di questo cambiamento dipenderà dalle azioni degli italiani; sintomatiche alcune sue frasi: "gli italiani sono stati derubati del verde, dell'aria, delle frequenze televisive, ecc.., ed ora gli italiani rivogliono indietro tutto…".

Fabrizio Zampieri

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