“Crisi finanziaria, subprime e tasse”, conviviale con Oscar Giannino

Oscar GianninoOscar Giannino, direttore di “LiberoMercato”, supplemento di carattere economico al quotidiano “Libero”, è stato ospite della conviviale del Lions Club di Camposampiero, che ha avuto luogo presso l’Hotel Sheraton di Padova lo scorso 20 maggio.

La serata, resa possibile grazie  all’impegno di Fabrizio Zampieri, economista e presidente del Club, e dell’analista dei mercati Daniela Turri che di LiberoMercato è collaboratrice con la rubrica “Analisi Tecnica” (ogni sabato), ha visto la partecipazione di un nutrito novero di professionisti, imprenditori e operatori del settore, che hanno animato un articolato dibattito prolungatosi oltre i tempi originariamente deputati, sintomo inequivocabile di interesse, partecipazione e pregnanza dei temi oggetto della serata.

E’ significativo sottolineare come siano stati abbandonati i panni della polemica o del “partito preso”, per compiere un’analisi motivata e coerente delle dinamiche più attuali che i mercati finanziari e la realtà macroeconomica ci stanno mostrando. Giannino con spirito energico e vivace non si è solo addentrato all’interno delle problematiche originariamente considerate, cioè i mutui subprime, le tasse e la crisi finanziaria, ma ha preventivamente analizzato in modo molto crudo e schietto la realtà della stampa economica e delle fonti d’informazione su questo ramo in Italia, controllate nella realtà dalle Banche d’Affari ed utilizzate da quest’ultime come leva per influenzare l’opinione pubblica. Egli ha posto l’accento sulla sostanziale dicotomia, palese all’osservatore attento, fra la cronaca politico-parlamentare e l’informazione economico-finanziaria. Nel primo ramo assistiamo a polemiche sterili, di scarso interesse, urlate e con un livello di analisi dialettica assai basso, mentre per quanto concerne l’economia esiste una sola Verità, incontrovertibile e indiscutibile. Proprio in questa chiave egli spiega il successo del supplemento che dirige, ormai attestatosi dopo “Il Sole 24 Ore” per numero di copie vendute. Un ulteriore aspetto sottolineato da Giannino, per spiegare questa storia di indiscutibile successo, è la specifica competenza economico-fiananziaria dei collaboratori, che non sono dei “prestati” a quell’ambito, ma ne sono attori.

L’obbiettivo che egli dichiara di voler perseguire è quello di realizzare un prodotto da collocare sul mercato che viva della sua capacità di attrarre e stimolare, non semplicemente di “influenzare” il lettore per terzi fini. Effettivamente in quest’ottica non stupisce il successo stante che fasce sempre più ampie di risparmiatori sono soggiogati a prodotti di natura finanziaria e bancaria le cui condizioni sono vessatorie e truffaldine, e si ripercuotono specie sui piccoli risparmiatori privi di significativo potere contrattuale e specialmente vittime di quelle che si suole chiamare “asimmetrie informative”.
Chiunque di noi ha avuto a che fare, meglio se per esperienza indiretta, con le condizioni gravose e speculative che vengono spesso proposte dagli operatori del credito, a cui va senz’altro aggiunta la politica delle Banche Centrali, espressione indiretta delle Banche d’Affari, di cui sopra, e tutto questo con ulteriori danni per il risparmiatore a causa di molteplici macrofattori: dalla politica dei tassi di interesse a Basilea 2, passando per la scarsa sorveglianza dovuta alle gravi cointeressenze fra istituti di vigilanza e vigilati.

Nel suo intervento e nel dibattito seguito, comunque, Giannino ha esplicitamente precisato che il suo obbiettivo non sono le banche come imprese profittevoli, che anzi sono da considerarsi ganglio essenziale di un sistema economico competitivo, bensì le degenerazioni speculative ed antisociali che sono state assunte specie in Italia, dove questi Istituti si sono adagiati su posizioni di rendita tradendo nei fatti quel principio di concorrenza e sfida di mercato che per Giannino è condizione ineludibile per uno sviluppo vivace e dinamico.

La serata è stata anche occasione per proporre ai convenuti il libro “Contro le tasse”, scritto da Giannino stesso, nel quale mette in evidenza i benefici di un’aliquota unica e bassa, la necessità impellente del taglio di almeno 4 punti della pressione fiscale e altri provvedimenti utili a conformare verso un modello anglosassone il nostro ordinamento fiscale. L’argomento è senza dubbio molto ampio e articolato, certo è che non si può non condividere con lui l’assunto per il quale abbia fallito la politica del nostro erario che lui stesso ha definito: “dove c’è da pigliare, io piglio”. Non è più possibile sottrarre risorse finanziarie ai cittadini e alle imprese senza fornire servizi adeguati e applicando il principio della progressività nelle imposte quasi come una punizione verso quelle realtà che riescono ad inserirsi validamente nel mercato e a raggiungere validi traguardi di crescita.

L’invito con il quale ha concluso l’intervento, credo sia  meritevole di menzione per l’elevato contenuto di ideali che promana: vi è stato un appassionato richiamo alla responsabilità civica e all’etica lavorativa, presupposti essenziali per contribuire al miglioramento nel micro contesto sociale in cui si è inseriti a seconda della propria posizione; ciò è sicuramente in linea con lo spirito del lionismo e credo abbia costituito per i partecipanti un ulteriore sprone alla prosecuzione di quegli atteggiamenti qualificanti che per l’aderente all’associazione dei Lions sono del tutto irrinunciabili.
 
Alberto Leoncini

Be the first to comment on "“Crisi finanziaria, subprime e tasse”, conviviale con Oscar Giannino"

Leave a comment