I DAZI DI TRUMP MANDANO IN TILT (NEGLI USA) I MARCHI DEL “LOW FASHION” TEMU E SHEIN

Riccardo Capitanio: “Abolire anche nell’Unione Europea la cosiddetta regola “De Minimis” che esclude la tassazione sotto i 150 euro”

Vuoi vedere che un aiuto (inaspettato) arriva dai dazi di Trump?
La notizia è che dal 1° maggio è finita l’esenzione doganale verso gli USA dei prodotti che ricadevano sotto la cosiddetta regola “de minimis”, quella cioè che escludeva dai dazi le importazioni di valore inferiore a 800 dollari e che aveva consentito ai due siti cinesi del fashion, Temu e Shein, molto attivi anche in Italia, di spedire in America milioni di pacchi.
Adesso, coi dazi trumpiani, le cose si sono messe male per i due colossi che spediscono (spedivano) all’incirca 3,5 milioni di pacchi al giorno in tutto il mondo, con evidenti danni all’ambiente.

“Adesso – spiega il presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova, Riccardo Capitanio – un pacco che parte dalla Cina o da Hong Kong verso gli USA subisce un dazio che varia dal 120 al 145% o una tariffa fissa di 100 dollari. Risultato: Temu ha interrotto le esportazioni e Shein ha aumentato i prezzi fino al 150%. Ma c’è di più: le dogane a stelle e strisce hanno aumentato i controlli alla ricerca di componenti chimici o droghe sintetiche come il fentanyl. Magari Trump tra un po’ ci ripensa, ma intanto sembra che dall’America arrivi un assist potente all’Unione Europea alla quale da tempo stiamo chiedendo di intervenire in materia”.

In effetti Capitanio da mesi sostiene che anche nella UE dovrebbe sparire l’esenzione dalle tasse che, per quanto ci riguarda, fissa in 150 euro il limite entro il quale le merci entrano nell’Unione in esenzione doganale.
“E’ un fattore di grande concorrenza sleale – continua il presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova – perchè non solo danneggia il commercio nel suo complesso ma introduce prodotti senza nessuna tracciabilità, realizzati non si sa bene in quali condizioni e, soprattutto, molto spesso pericolosi per la salute. Togliere il “de minimis” anche nell’Unione Europea è una richiesta che avevo espresso diverso tempo fa chiedendo ai nostri parlamentari di farsi promotori presso l’Unione per una decisione che, forse, adesso, potrebbe essere inserita in agenda”.

PADOVA 6 MAGGIO 2025