Oggi martedì 11 febbraio, presso il “Giardino dei Giusti del Mondo” in via Boccaccio, cerimonia di commemorazione per gli 80 anni del sacrificio dell’ultimo Questore di Fiume Giovanni Palatucci, che salvò migliaia di ebrei e perseguitati dai nazisti, e fu deportato nel Campo di sterminio di Dachau dove morì il 10 febbraio 1945.
Giovanni Palatucci, dapprima nella sua veste di Funzionario dell’Ufficio Immigrazione e poi come Questore reggente di Fiume, era riuscito ad impedire l’arresto e la deportazione di migliaia di ebrei e persone perseguitate dai nazisti, favorendone la fuga, fino al suo arresto per “cospirazione con il nemico” avvenuto nel settembre del 1944 ad opera della GESTAPO.
Condannato a morte, la sentenza fu poi commutata in deportazione e nel settembre del 1944 deportato a Dachau morì all’età di 35 anni, dopo 4 mesi di stenti e di sevizie. Proclamato “Servo di Dio” da Papa Giovanni Paolo II nel 2004, fin dal 12 settembre del 1990 è stato riconosciuto dallo Yad Vashem come “Giusto tra le Nazioni”.
Il 15 maggio del 1995 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria con la seguente motivazione “Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, dove sacrificava la giovane vita. Dachau – 10 febbraio 1945”
Alla cerimonia presenti il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, il Prefetto della provincia di Padova Giuseppe Forlenza, il Sindaco di Padova Sergio Giordani, il Presidente della Comunità Ebraica di Padova Gianni Parenzo, il Presidente del Comitato Scientifico del Giardino dei Giusti professor Giuliano Pisani, Funzionari e rappresentanze del personale in servizio ed in congedo della Polizia di Stato.
Deposta una corona di alloro dinanzi l’albero piantato in memoria di Giovanni Palatucci nel Giardino dei Giusti del Mondo, uno dei dieci alberi piantumati all’atto dell’inaugurazione del giardino nel 2008, con le note del “Silenzio” e la benedizione del Cappellano della Polizia di Stato Don Ulisse Zaggia.
Il Questore della provincia di Padova ha tratteggiato la personalità ed il nobile operato del Questore di Fiume, evidenziando come “…alla memoria di Giovanni Palatucci già nel 1955 l’Unione Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) abbia conferito la Medaglia d’oro alla memoria e lo Yad Vashem l’abbia riconosciuto Giusto tra le Nazioni nel 1990.
Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Servo di Dio nel 2004 e il Presidente della Repubblica nel 1995 lo ha insignito della Medaglia d’oro al Merito Civile nella cui motivazione si esalta la sua opera di Dirigente, di Patriota e di Cristiano, nobili ed elevate qualità umane, a fondamento della sua giovane esistenza votata al servizio degli altri. Rimangono memorabili ed indelebili le sue parole, pronunciate prima di essere deportato a Dachau – la Polizia significa vita, quella vita che serve ad aiutare il prossimo, quella vita che serve ad aiutare la povera gente – questa la sintesi di una persona Servitore dello Stato, Servitore di Dio e Servitore dell’Umanità”.