I pannelli fotovoltaici monocristallini



In tema di impianti fotovoltaici esistono diverse tipologie a seconda delle celle che costituiscono i moduli. Le celle, a loro volta, si distinguono per il tipo di cristallo che le compone, in: monocristalline, policristalline e amorfe. Ciascuna tipologia di celle e quindi di relativi pannelli fotovoltaici, permette performance differenti dell’impianto in termini di potenza, efficienza, dimensioni, costi di impianto ed altro ancora. La tipologia di pannelli monocristallini rappresenta una delle tecnologie fotovoltaiche più avanzate. In sintesi, si tratta pannelli realizzati con celle in monocristallo di silicio estremamente puro, grazie ad un particolare processo produttivo che permette di garantire un elevato livello di efficienza energetica dei pannelli. I pannelli monocristallini, in genere, si compongono di lastre sottili create con un numero variabile tra 30 e 70 celle fotovoltaiche assemblate, saldate tra loro e ricoperte da un vetro protettivo con una cornice in alluminio. Una delle caratteristiche dei pannelli monocristallini è una tonalità scura ed uniforme.
Le principali differenze tra pannelli fotovoltaici monocristallini e policristallini riguardano l’efficienza energetica ovvero il rapporto tra energia prodotta e superficie occupata dai pannelli. Quindi, i pannelli fotovoltaici più efficienti sono quelli che occupano minor superficie, a parità di condizioni di irraggiamento, temperatura e altri fattori che influiscono sull’impianto. Nel dettaglio, i pannelli monocristallini hanno un’efficienza maggiore, infatti occorre una superficie di circa 6 metri quadrati per produrre un kWp di potenza. I pannelli policristallini hanno un’efficienza inferiore in quanto richiedono una maggiore superficie, circa 8 metri quadri, per la produzione di un kWp di potenza. Per contro, a livello economico i pannelli monocristallini sono più costosi rispetto ai policristallini. I vantaggi dei pannelli monocristallini riguardano principalmente la loro efficienza grazie alla purezza in silicio con cui sono realizzate le celle, con un tasso di rendimento, ovvero la quantità di energia solare prodotta convertita in energia elettrica, che varia tra il 12% e il 19%. Un altro punto di forza di tale tipologia di pannelli è la maggiore durata, con una garanzia di 25 anni. Tra gli svantaggi, invece, oltre all’aspetto già accennato sui costi più elevati, c’è da ricordare che i pannelli monocristallini hanno un tasso di conversione elettrica che tende a diminuire con l’aumentare delle temperature.

(Adnkronos)