Andrea Mazzetti alla direzione di èpaca Padova

Avvicendamento alla direzione del Patronato èpaca Coldiretti Padova: dopo tre anni Antonino Vescio passa il testimone ad Andrea Mazzetti. Nei giorni scorsi il passaggio delle consegne e la presentazione del nuovo responsabile a tutti gli addetti degli uffici territoriali èpaca Padova.

Andrea Mazzetti, classe 1986, bolognese, proviene da una famiglia di estrazione agricola attiva sull’appenino tosco-emiliano. Assunto nel sistema Coldiretti nel 2007, sé occupato di assistenza tecnica alle imprese sia per quanto riguarda l’accesso ai contributi comunitari a supporto dello sviluppo rurale sia per quello riguarda l’accesso al credito bancario. Nel 2019 ha assunto la direzione del Patronato epaca di Modena, per poi proseguire dal 2021 a Bologna, fino alla nomina, ad aprile 2024, come responsabile èpaca di Padova.

Ad Antonino Vescio, a cui è stata affidata la direzione di èpaca a Bari, vanno il ringraziamento e la riconoscenza dell’intera Coldiretti Padova e di tutto lo staff del patronato.

Il Patronato èpaca offre da oltre 60 anni esperienza e capacità di adattamento verso i cambiamenti sociali e normativi per soddisfare i bisogni dei cittadini in termine di tutela alla salute, settore nel quale è leader.

Il patronato è organizzato in una sede provinciale e nove Uffici di Zona presenti in provincia con gli operatori, che tutti i giorni raccolgono le istanze relative a lavoro, famiglia, pensione, sanità, bonus e altre necessità dei cittadini in campo previdenziale e non solo.

“In questo periodo – osserva Mazzetti – dove si immagina che con un semplice terminale si possano erogare servizi  ad alto contenuto consulenziale il Patronato epaca si pone come interlocutore fisico dando così il giusto valore al rapporto con il cittadino basando il proprio lavoro sui principi cardine come la conoscenza e la fiducia, elementi che solo un rapporto diretto può garantire, siamo certi che la prossimità e il confronto siano valori da coltivare e sui quali occorre investire, il cittadino troverà in noi l’empatia e la professionalità che un terminale, seppur evoluto, non potrà mai dare”.

(Coldiretti Padova)