Lettere teologiche a un amico

È in uscita per Morcelliana il libro che raccoglie le Lettere teologiche a un amico scritte da Romano Guardini (pp. 176, € 16). Il volume è curato da Giulio Osto, che firma anche l’Introduzione; la traduzione dei testi guardiniani è di Alessio Dal Pozzolo; entrambi sono docenti della Facoltà teologica del Triveneto.

Tra le centinaia vergate dal pensatore italo-tedesco, questa decina di lettere, pubblicate postume e indirizzate all’amico di una vita Josef Weiger, costituisce un documento rilevante per la volontà di affidarvi “la quintessenza della Rivelazione”.

Redatte negli ultimi anni di Guardini (1963-1967), segnati dalla conclusione dell’insegnamento presso l’Università di Monaco, dai problemi di salute e dall’avvicinarsi alla morte, ma anche da grandi cambiamenti come il concilio Vaticano II e il Sessantotto, queste lettere tessono il filo rosso delle corrispondenze tra Dio, umanità e mondo.

In forma e disposizione nuova si ritrovano diverse parole chiave della riflessione guardiniana: finitezza, libertà, storia, responsabilità. Ripercorrendo la sua opera e la sua esistenza, Guardini offre, comunicando solo l’essenziale, spunti per la riflessione teologica distillando una vita di pensiero, esperienza, sofferenza e fede.

L’autore. Romano Guardini (1885-1968) è stato uno dei protagonisti della storia culturale europea del sec. XX. Presso l’editrice Morcelliana è in corso di stampa l’Opera Omnia.

(Facoltà Teologica del Triveneto)