Visita ad limina dei vescovi del Triveneto

Dal 5 al 10 febbraio 2024 i vescovi della Conferenza episcopale Triveneto sono in Visita ad limina apostolorum. La Visita si svolge in Vaticano e nella città di Roma – dove si trovano le tombe dei grandi apostoli Pietro e Paolo – e si concretizza nell’udienza con il Santo Padre Francesco (giovedì 8 febbraio), in una fitta serie di incontri con i vari Dicasteri vaticani e in qualche momento di pellegrinaggio alle basiliche “papali” (o “maggiori”) della città capitolina.

La Visita ad limina apostolorum è l’occasione periodica in cui i vescovi di ogni parte del mondo, singolarmente come Diocesi e anche collettivamente, ossia insieme alla Regione ecclesiastica di cui fanno parte, presentano al successore di Pietro e ai suoi principali collaboratori l’andamento della vita pastorale – con le più rilevanti questioni quotidianamente affrontate – e la situazione specifica (sul piano religioso, culturale e sociale) delle loro Chiese e dei territori di rispettiva provenienza.

Nella prima giornata i vescovi hanno incontrato il Dicastero per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti e poi con quello del Clero e si sono poi ritrovati per una breve riunione della Conferenza Episcopale Triveneto. Nella giornata di martedì 6 febbraio c’è stato l’incontro con il Dicastero dei Vescovi, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale.

La giornata di mercoledì 7 febbraio  sarà dedicata all’incontro di quattro Dicasteri: Dottrina della Fede, Istituti di Vita consacrata e Società di Vita apostolica, Cultura e Educazione, Comunicazione.

Durante la visita i vescovi del Nordest incontreranno inoltre la Segreteria generale per il Sinodo, Segreteria di Stato e Sezione rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali; avranno l’opportunità di celebrare la santa messa alla tomba di San Pietro (8 febbraio) e nella basilica di San Paolo fuori le Mura (venerdì 9 alle ore 18.00): celebrazione che sarà aperta anche per sacerdoti, religiosi/e o fedeli laici originari delle Diocesi trivenete e in quei giorni a Roma per motivi di lavoro, studio o altro.

«È bello incontrarci tra di noi e con i responsabili dei Dicasteri vaticani e tutto questo ci fa molto bene –  è il commento del vescovo di Bolzano-Bressanone e vicepresidente della CET Ivo Muser – Mi auguro che questa Visita sia per tutti noi motivo di speranza e di gioia per ritornare, quindi, alle nostre Chiese dove siamo chiamati ogni giorno ad essere testimoni del Vangelo».  Mentre il Vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin sottolinea l’importanza dei «momenti di ascolto reciproco e  il senso di cattolicità che ci dona uno sguardo più ampio rispetto alla realtà del Nordest e a quella italiana; è stato anche bello entrare nei Dicasteri vaticani ed entrare in familiarità con persone e luoghi al servizio di tutte le Chiese del mondo. Questi giorni, inoltre, rappresentano per noi vescovi del Triveneto la bella occasione di stare insieme in maniera più prolungata e condividere così pensieri, riflessioni, gioie e fatiche del ministero».

«Stiamo vivendo una bella esperienza come episcopato triveneto: ci sono momenti e spazi per incontrarci, per pregare e stare insieme, anche molto semplicemente. E ci sono soprattutto tante occasioni di confronto con la Chiesa universale. Veniamo qui a portare la nostra esperienza pastorale, chiediamo di essere confortati in questa esperienza e anche delle indicazioni. Affrontiamo di volta in volta tematiche molto importanti, dal clero alla liturgia, ed è un’occasione per arricchirci reciprocamente» rilancia il Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto Francesco Moraglia.

«Questa Visita ad limina si sta rivelando molto significativa – osserva l’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato – sia per il clima fraterno con cui la stiamo vivendo noi vescovi del Nordest sia per il dialogo costruttivo instaurato con i vari Dicasteri che abbiamo finora incontrato. È un grande segno di comunione con il Papa e nella Chiesa. Ne sono molto contento e per questo ringrazio il Signore».

(Diocesi di Padova)