Finco (Lega – LV): “Attacco alla sede Pro Vita di Padova indegno di un paese civile. La mia solidarietà a un’associazione che svolge un lavoro essenziale a favore della natalità e della famiglia”

09 gennaio 2024

(Arv) Venezia 9 gen. 2024 – “Mentre il Consiglio regionale del Veneto si appresta a discutere la legge di iniziativa popolare sul fine vita in un contesto nazionale caratterizzato dal drammatico crollo delle nuove nascite, con eccezionale tempismo il collettivo Squeert ha rivendicato nei giorni scorsi tramite i propri canali social l’attacco alla sede padovana di Pro Vita, di fronte alla quale, nella notte della Befana, è stato scaricato letame. Un gesto inqualificabile e indegno di un paese civile, un atto dai tratti terroristici volto a precipitare il paese nel gorgo malsano e intimidatorio degli anni ’70 e destinato senza dubbio alcuno ad ammorbare il clima e il dibattito su questioni che riguardano il futuro del paese e della nostra società”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Nicola Finco (Lega – Liga Veneta) che aggiunge: “La matrice del gesto è evidente e trae origine da quell’ambiente sinistro, radicaleggiante e permeato di vacuo moralismo, che maramaldeggia con i diritti e i principi. Che dibattito si sta profilando, quindi? Un dibattito nel quale ai dissenzienti si cercherà di tappare la bocca e sui quali ci si prepara a versare quintali di improperi e verdetti all’insegna del pensiero unico mainstream, caratterizzato da note dominanti che prevedono lo sfruttamento industriale della cultura transgender e l’ingresso nelle scuole di personaggi che vorrebbero inculcare ai nostri figli principi ambigui e discutibilissimi sulla sessualità e sull’affettività”.

“A tutto ciò, a questa deriva nichilista ed egoista, senza prospettive e futuro – conclude Finco – bisogna finalmente opporre un no, senza infingimenti e all’associazione Pro Vita, esprimere la massima solidarietà, mi auguro che anche le altre forze politiche facciano lo stesso. L’impegno di questa realtà a sostegno delle donne e della natalità è essenziale e imprescindibile in un’epoca in cui la nostra civiltà è in pericolo e tenuta sotto scacco da persone che si organizzano non per sostenere un dibattito, ma per tappare la bocca e impedire un confronto civile e democratico”.

(Regione Veneto)