Alba Parietti: ”Sogno di recitare come trans in un film”


La conduttrice e opinionista televisiva all’Adnkronos: ”Mai ricevuto avances, neanche da Berlusconi”
Roma, 5 dic. ”Ho sempre avuto una grande passione per la recitazione, avrei potuto fare di più per il cinema, chissà… magari succederà. Sarei perfetta nella parte di una vecchia trans perché la saprei fare benissimo”. Così Alba Parietti, in una intervista esclusiva all’Adnkonos, ripercorre la sua lunghissima carriera ricca di successi con un unico rammarico: quello di non aver fatto ”un po’ più di cinema. Mi piacerebbe molto lavorare con registi come Paolo Sorrentino, Paolo Virzi’, Gabriele Salvatores, Pietro Almodovar e Ferzan Ozpetek e fare la parte di una trans anziana perché nel mondo transgender mi ci trovo benissimo, mi sento veramente a casa mia. Don Gallo – racconta la conduttrice – diceva sempre che io ero come una della sue trans perché non mi sono mai adattata”. ”Appena iniziavo ad avere credibilità – spiega la Parietti – facendo interviste o interventi politici di livello per cui mi guadagnavo la stima del pubblico, magari la settimana dopo mi mettevo a fare un balletto in mutande. Ecco, questo mio animo si avvicina molto a quello del mondo transgender”.
Classe ’61 la Parietti debutta sul piccolo schermo all’inizio degli anni ’80 in alcune piccole emittenti televisive locali piemontesi. La popolarità presso il grande pubblico arriva nel 1990, con la conduzione della trasmissione a tema calcistico ‘Galagol’ su Telemontecarlo, affiancata da Massimo Caputi: “Io non capivo niente di sport però riuscivo a far credere alla gente di capirci tantissimo e il pubblico mi ha apprezzata moltissimo – confessa la Parietti – in televisione ho fatto tutto quello che si poteva fare”. E sul suo successo come opinionista in programmi televisivi di ogni tipo, che vanno dalla cronaca, alla politica o allo spettacolo, dice: “Io sono molto curiosa e come accade spesso la curiosità alimenta la cultura. I miei pareri si basano sulla conoscenza, non parlo mai di ciò che non conosco e se non conosco l’argomento di cui devo parlare, lo studio anche se è all’opposto dalla mia visione estetica o politica”.
A chi la definisce showgirl la Parietti risponde: “Io mi sento una installazione, come quella che trovi nei musei – scherza – io sono Alba Parietti e basta”. La conduttrice, molto attiva sui social, da sempre ammirata ma anche molto invidiata per la sua bellezza e il suo fisico perfetto dalle gambe lunghissime, rimasto invariato con il passare dell’età, ha attirato anche diversi haters che spesso l’accusano di usare troppi filtri su Instragram per sembrare più giovane: “A volte posso anche eccedere con i filtri ma a me piace la perfezione ed è sempre stato così da quando andavo al liceo – continua ironica – Ma questo mio essere perfezionista non riguarda solo l’aspetto fisico – precisa – sono una perfezionista anche nell’arredamento, per me il gusto estetico è fondamentale e la perfezione può essere anche sinonimo di debolezza ma non certo di stupidità”.
”Io mi aumento sempre l’età – prosegue – trovo che vergognarsi della propria età sia demenziale, l’alternativa qual è, la morte? Sono fiera di come porto i miei anni e vedo che ci sono persone che impazziscono per questo. La gente sa come sono visto che mi vede in televisione e mi sembra evidente che il mio aspetto non si allontana da quello che vede su Instagram. Ci sono dati oggettivi, io ho avuto giornali di tutto il mondo che mi hanno dedicato un’intera pagina, parlando solo di me e della mia bellezza, in occasione di una festa dove c’erano le donne più belle del mondo. Quando la gente mi parla di filtri mi fa quasi tenerezza. Io ho solo cercato di mantenere quello che avevo, ognuno è libero di invecchiare come vuole”.
”La gente è infelice e frustrata e quando non sei apprezzato e non hai gli strumenti per difenderti ed analizzarti trasformi questa frustrazione in rabbia e cattiveria verso il prossimo – aggiunge la Parietti – A volte mi piacerebbe confrontarmi con queste persone, ci provo ma purtroppo è quasi sempre inutile. Quando hai davanti una persona ottusa che vuole rimanere ignorante e che non si mette in discussione è una battaglia persa. Credo che l’invidia sia sinonimo di malessere, se una persona ha tempo di migliorarsi attraverso interessi culturali non ha tempo di odiare il prossimo”. Hai mai subito avances? ”Quasi mai – sottolinea – neanche da Silvio Berlusconi che ho frequentato e stimato, lo dico perché lo hanno sempre dipinto come un donnaiolo. Mi capitò di subire delle avances solo una volta da un politico, ma non avendo mai dato a nessuno la minima confidenza né la possibilità di mettersi nelle condizioni di farmi avances, trovai il suo atteggiamento totalmente stupido e fuori luogo. Adesso quando mi incontra scappa”.
Per quanto riguarda la sua vita privata la Parietti si dice felice e ”molto innamorata” del suo compagno Fabio Adami. Ma sul matrimonio è categorica: “Sono allergica”, afferma scoppiando in una risata. Sui suoi amori passati la Parietti commenta: “Giuseppe Lanza di Scalea e Stefano Bonaga sono stati due uomini con cui ho avuto due storie molto importanti e profonde”. Christopher Lambert? ”Non lo annovero tra i rapporti più seri che ho avuto, è stato un fidanzamento ma non così importante”. Reduce dalla conduzione dal programma televisivo ‘Non sono una signora’ (lo show dedicato al mondo delle drag queen, ndr), adattamento italiano del format olandese ‘Make Up Your Mind’, la conduttrice sottolinea: ”E’ un programma che ha fatto dei risultati incredibili e che ha tolto tutti i pregiudizi possibili. Una volta aperto il vaso di Pandora la gente ha potuto vedere che si trattava di un programma rispettoso e divertente. Appena uscito se ne è parlato moltissimo – ricorda la conduttrice – è stato rimandato per ben per otto mesi e quando finalmente è stato mandato in onda si è visto che era un programma leggero, carino e divertente che poteva vedere chiunque, anche le famiglie e i bambini. Inoltre ha avuto dei risultati in termini di ascolti straordinari su Rai2, credo che sia stato il terzo programma più visto dell’anno”, conclude la Parietti.
(di Alisa Toaff)

(Adnkronos)