Urso “Parigi sarà Olimpiade sicura, sì a russi e bielorussi”

ROMA (ITALPRESS) – Ha radici lontane, la decisione del Cio di confermare nel programma olimpico di Los Angeles 2028 la pesistica. “Già vent’anni fa tentammo di far ragionare l’ambiente, dimostrando che c’erano situazioni paradossalmente facili da leggere: qualcosa, nel sistema, non funzionava. Un sistema radicato, non semplice da contrastare: il tempo però ci ha dato ragione”. Il presidente della Federazione Federazione Italiana Pesistica, nonchè segretario generale della federazione internazionale (Iwf), Antonio Urso incassa con stile un successo anche personale, visto che da sempre si spende per ‘ripulirè la ‘suà disciplina da vizi antichi, come ad esempio il doping. “Questa vittoria nasce nel 2008, quando fui eletto presidente della federazione europea e capii che, a livello internazionale, c’erano meccanismi non consoni alla trasparenza e all’etica sportiva – ricorda all’Italpress il dirigente nisseno – Iniziammo così una battaglia che ci ha fatto togliere i leader del momento e ‘ripulirè la federazione internazionale, ora riconosciuta a pieno titolo nel movimento olimpico”. Non è stato un lavoro semplice portare di fronte al Comitato Internazionale Olimpico le prove di un ‘rinnovamentò della pesistica: “Il Cio ci ha mandato dei diktat chiari ed inequivocabili e dopo le elezioni dello scorso giugno, già a luglio ci ha convocati chiedendoci, entro dicembre, le evidenze di un cambiamento. E quando si ha un tempo così limitato, non si può sbagliare”. Ovviamente, all’interno dell’Iwf “c’è ancora qualcosa da limare ed è rimasta viva un pò della vecchia cultura, ma si iniziano ad apprezzare risultati che prima erano del tutto inimmaginabili. Ora, in tutte le competizioni internazionali, le medaglie vengono spartite tra il 40-42% delle nazioni: ciò significa che c’è la possibilità per tutti di salire sul podio”. Dopo le vittorie “politiche”, ci vogliono quelle in pedana. Per questo la Fipe è al lavoro da un pezzo per non deludere gli appassionati italiani: “Abbiamo due belle Nazionali, una pronta per Parigi e una che sta lavorando per Los Angeles – assicura il numero uno della Fipe – Prepariamo le Olimpiadi dieci anni prima: il gruppo delle giovanili sono il futuro, la direzione tecnica sta facendo un lavoro eccellente”. “Per il 2024 – prosegue – stiamo lavorando per portare il massimo di atleti qualificabili, e cioè sei. E tre di questi possono giocarsi il podio: Pizzolato, Zanni e la rivelazione Massidda, secondo al Mondiale a Riad e nella ranking list olimpica”. Urso, poi, auspica la partecipazione di atleti russi e bielorussi a Parigi2024, anche sotto la loro bandiera: “Credo che, tranne nel caso in cui ci sia una responsabilità diretta in una guerra di un atleta o di un tecnico, questi nulla hanno a che fare con i loro leader politici e dunque dovrebbero partecipare normalmente alle competizioni”. Il riaccendersi del conflitto tra Israele e Hamas ripropone il tema della sicurezza nei grandi eventi, a cominciare proprio da Parigi2024: “I Giochi olimpici sono una grande festa e dunque appetibili da chi ha idee differenti… I livelli di sicurezza sono sempre altissimi e il Cio li aumenterà ulteriormente. Lo necessita il periodo – conclude Urso – molto instabile dal punto di vista politico ed economico”.
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