Pixel 8 Pro, test del nuovo flaghsip Google che punta tutto sulla IA

Con la linea Pixel di quest’anno Google ha deciso: è il momento di portare l’intelligenza artificiale nelle mani delle masse. Di massa, forse, lo smartphone fatto da Google non è mai stato: seppur riconosciuto dalle prime iterazioni come uno dei camera phone più efficaci di sempre, Pixel ha sempre faticato a imporsi sulla concorrenza di Apple e Samsung, permettendo però a Google di continuare a dire la sua sull’hardware e mostrare al mondo la propria visione di Android direttamente dalla fonte. E come sappiamo, se c’è una cosa alla quale la grande G sta lavorando alacremente è la diffusione dell’intelligenza artificiale nel proprio software: ecco quindi che Android 14, la nuova versione del sistema operativo, debutta sui nuovi Pixel (Pixel 8 e Pixel 8 Pro) rendendoli quest’anno una delle uscite tech più interessanti che si siano viste. Ancora di più, con la linea Pixel 8 Google si sbilancia e promette sette anni di aggiornamenti. L’intelligenza artificiale muove i suoi primi passi, ma su undispositivo che sarà supportato per tutte le prossime evoluzioni della tecnologia.

Il nuovo processore proprietario Tensor G3 anima uno smartphone da 6,7 pollici molto leggero per la sua categoria, 212 grammi. Il design resta molto simile alla generazione precedente, confermando Pixel Pro come uno degli smartphone con diagonale generosa più comodi nell’utilizzo quotidiano, anche a una mano. Le fotocamere, ancora una volta, sono il fiore all’occhiello, a partire dalla principale da 50 megapixel (su entrambi i modelli). Ma ogni singola fotocamera è stata migliorata su Pixel 8 Pro, incluso l’introduzione dell’autofocus alla fotocamera frontale. Rispetto a Pixel 7 Pro, l’obiettivo ultragrandangolare da 48 MP raccoglie il 105% in più di luce e si focalizza al 30% più vicino per scatti Macro Focus migliorati con lo sfocato estetico. Per completare il tutto, l’obiettivo teleobiettivo da 48 MP offre scatti ingranditi ancora più nitidi in condizioni di scarsa illuminazione, persino a 10x, mantenendo una qualità ottica.

  • Un esempio dell’ottimo zoom 5x di Pixel 8 Pro.

La vera tecnologia che rende Pixel 8 Pro un portento nelle foto e nei video, però, sta tutto nel software. Google ha lanciato sul suo telefono nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale che non solo migliorano quelle già presenti su Google Foto, ma introducono delle novità che rendono Pixel 8 e Pixel 8 Pro qualcosa di nuovo in un panorama di smartphone tutti uguali. Con Magic Editor è possibile riposizionare e ridimensionare i soggetti o utilizzare le preimpostazioni con un solo tocco per far risaltare lo sfondo, il tutto con pochi tap: è l’IA generativa che pensa a “ricostruire” le parti che mancano dietro al soggetto che abbiamo spostato.Scatto Migliore è una funzione ancora più incredibile da vedere in azione la prima volta: utilizza le foto scattate in sequenza ad un gruppo per ottenere la combinazione migliore tra tutte: l’algoritmo sul dispositivo crea un’immagine mista da una serie di foto per ottenere ciò che vogliamo, con ad esempio la possibilità di mescolare le espressioni dei soggetti nello scatto.

Non finisce qui: Gomma Magica Audio consente di ridurre facilmente i suoni che distraggono dai video, come il vento o la folla rumorosa. Questa capacità audio computazionale, unica nel suo genere, utilizza modelli avanzati di apprendimento automatico per ordinare i suoni in livelli distinti in modo da poterne controllare i volumi singolarmente. Più avanti nel corso dell’anno, Pixel 8 Pro otterrà Video Boost, che abbina Tensor G3 ai centri dati Google. Questa funzione applica un’elaborazione all’avanguardia ai video per regolare colore, illuminazione, stabilizzazione e granulosità: qualche ora dopo averli girati e dopo essere stati elaborati in remoto, i video verranno “aggiornati” sul dispositivo con una qualità ancora migliore. Video Boost abiliterà anche una migliore qualità dei video in condizioni di scarsa illuminazione, tutto in postproduzione.

Quello dell’intelligenza artificiale è un superpotere che ricorre in tutta l’esperienza sui Pixel di quest’anno, come quando si può fare un riassunto delle pagine web su Chrome, o come il Filtro Chiamate, che risponde silenziosamente alle chiamate da numeri sconosciuti con una voce naturale per coinvolgere il chiamante: separa autonomamente i mittenti desiderati e indesiderati e in seguito suggerirà risposte contestuali da toccare per rispondere rapidamente a chiamate semplici. Tutto questo è solo l’inizio, e c’è da immaginare che in futuro Google arricchirà sempre di più le funzioni IA dei suoi smartphone. Pixel 8 Pro è pronto, anche se a prima vista acerbo: tutte queste funzioni sono già utili, ma di certo gravano su un processore che spesso deve “pensare”. L’implementazione della IA, specie nelle foto, richiede di aspettare che il risultato si materializzi davanti ai nostri occhi anche per decine di secondi. Se è vero che i primi benchmark rivelano che il Tensor G3 non sia un mostro di potenza, è vero anche che buona causa dei colli di bottiglia va ricercata anche nel fatto che Pixel 8 Pro è uno smartphone che basa le sue funzioni sulla connessione a Internet.

Per il resto, Pixel 8 Pro è un top di gamma a tutti gli effetti, quest’anno anche nel prezzo, che aumenta rispetto al precedente. Le funzioni, però, ci sono tutte, così come un ottimo display a 120Hz, un suono cristallino e potente, persino un nuovo sensore sul retro che permette di misurare la temperatura degli oggetti ai quali viene avvicinato. La batteria, da sempre punto debole della linea, si comporta quest’anno decisamente meglio, e regge il carico computazionale dell’IA e in genere del telefono durando una giornata piena. Lo smartphone tende a scaldarsi sul retro dopo un utilizzo intensivo, ma mai a livelli preoccupanti. Il prezzo, dicevamo, è aumentato: 1099 euro per la versione da 128GB, che diventano 1.159 per quella da 256 e 1.299 euro per la versione da 512GB. Grazie a un’offerta limitata, sono incluse nell’acquisto le cuffie wireless Pixel Buds Pro in regalo o 229 euro di sconto su Pixel Watch 2, i due nuovi arrivi nell’ecosistema Pixel. Inoltre, i Pixel arriveranno quest’anno nei negozi fisici italiani per la prima volta, grazie alla collaborazione tra Google, Unieuro e Vodafone. Il Pixel, in sostanza, si affaccia più che mai al grande pubblico: e visto l’equilibrio tra innovazione e avanguardia raggiunto, questo potrebbe essere il suo anno.