VENETO AL 9° POSTO E PADOVA AL 22° NEL REPORT ANNUALE SULLE RETRIBUZIONI NELLE VARIE REGIONI E PROVINCE

Bertin (Ascom Padova e Confcommercio Veneto): “Conferma dell’omogeneità del nostrro territorio”

Veneto al 9° posto con riferimento alle 20 regioni; Padova al 22° rispetto alle 107 province italiane.
Stiamo parlando di retribuzioni così come risultano dal report annuale di JP Geography Index, il report annuale dell’Osservatorio JobPricing che analizza e valorizza le differenze retributive tra le varie regioni e province italiane e restituisce una classifica puntuale delle stesse sulla base dei livelli retributivi medi.
Si scopre così che mentre la nostra regione, nel raffronto 2023 su 2022, rimane ancorata al 9° posto, che è sì “parte sinistra della classifica”, come si direbbe se parlassimo di serie A del calcio, ma si tratta pur sempre di una metà classifica che forse non soddisfa totalmente, soprattutto se il confronto avviene con chi ci precede: nell’ordine: Lombardia, Lazio, Liguria, Trentino – Alto Adige, Piemonte, Emilia – Romagna, Valle d’Aosta e Friuli – Venezia Giulia.
Meglio si direbbe per la provincia che, in termini di Retribuzione Globale Annua Lorda (RGA), registra 30.986 euro che sono un po’ di più dei 30.848 che sono il dato medio del Veneto e che fanno sì che Padova guadagni una posizione rispetto al 2022.
“Come in tutte le indagini – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e presidente di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin – i valori medi sono indicativi, per cui le differenze potrebbero essere anche marcate all’interno di uno stesso territorio, però sono pur sempre un buon metro di valutazione per misurare lo stato dell’arte”.
E lo stato dell’arte, per quanto attiene alle retribuzioni, dice che Milano, con 36.952 euro, stacca tutti nettamente, seguita però da una sorprendente Trieste (34.555 euro) anche se la dimensione molto ridotta della provincia (solo 6 comuni) può essere un fattore di “vantaggio” rispetto, ad esempio, ad una Bolzano che con 34.067 si piazza al terzo posto e ad una Roma che, forte anche di un’accentuata presenza di lavoro nel pubblico, è quarta con 33.472 euro.
“Come sottolinea lo stesso JP Geography Index – continua Bertin – la domanda e l’offerta servono a fissare il “prezzo” del lavoro, cioè la retribuzione, per cui gli stipendi sono il risultato di un combinato disposto tra tessuto economico-produttivo, livelli occupazionali e costo della vita”.
Nel complesso, le province venete, prese singolarmente, non se la passano male.
Belluno è 16esima con 31.442 euro; Verona 18esima con 31.338 euro; di Padova abbiamo detto; Venezia è 29esima con 30.555 euro; Vicenza è 31esima con 30.496 euro; Treviso è 32esima con 30.471 euro ed infine Rovigo è 39esima con 29.831 euro, l’unica sotto quota 30mila.
“A ben guardare – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e di Confcommercio Veneto – si tratta di differenze molto contenute a dimostrazione di un’omogeneità territoriale che è senz’altro positiva per la crescita del territorio senza squilibri”.

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PADOVA 9 OTTOBRE 2023

(Ascom Padova)