Le sfide per lo sport di alto livello, il valore del recupero di corpo e mente


Puntano anche sull’innovazione tecnologica diversi campioni come Federico Pellegrino, Dorothea Wierer e Denise Herrmann-Wick negli sport invernali o Gianni Moscon nel ciclismo, oltre a diversi club americani e il City di Guardiola
Roma, 1 ott. Analizzare ed ottimizzazione i fattori determinanti per la prestazione atletica, valutare lo stato di forma psico-fisico, pianificare l’allenamento. Sono elementi fondamentali per un atleta. Come anche trovare un equilibrio tra benessere fisico e mentale, anche perché ormai la massimizzazione della prestazione sportiva non può più basarsi solo sulla qualità dell’allenamento. Le performance sportive richiedono impegno mentale e fisico: allenamenti, gare e trasferte si susseguono a ritmi serrati. Tutto questo si traduce in una dedizione costante per ottenere sempre il massimo risultato da ogni attività. Nello sport professionistico, riposo e recupero contano tantissimo, al pari di allenamento e fatica. Se correttamente integrati nel programma di preparazione atletica dello sportivo, consentono non solo di raggiungere una performance ottimale nel breve termine, ma anche di mantenerla nel medio-lungo termine.
Per questo oggi, emerge una reale e concreta area di intervento, essenziale nel determinare le prestazioni nello sport professionistico. Un’area tanto importante quanto l’allenamento, che si deve muovere a pari passo con esso: il recupero. In tutto questo si inserisce una realtà italiana, fiore all’occhiello del settore, la Starpool, i cui prodotti e programmi avanzati, frutto della ricerca scientifica, favoriscono un recupero veloce, diventando strumenti preziosi per garantire una prestazione sempre ai massimi livelli. L’azienda italiana con sede in Val di Fiemme, ai piedi delle Dolomiti trentine, da oltre 45 anni progetta e realizza soluzioni all’avanguardia per la salute e il wellness, diffondendo una vera e propria cultura del benessere, con il prezioso contributo dello Scientific Research Department, sull’innovazione tecnologica e partnership costruite negli anni, con realtà importanti del mondo dello sport, tra cui campioni e atleti di fama internazionale come Federico Pellegrino, Dorothea Wierer e Denise Herrmann-Wick per gli sport invernali o Gianni Moscon nel ciclismo.
Molti i club americani che utilizzano questo tipo di attrezzature, dai Los Angeles Rams, ai San Francisco 49ers, dai Minnesota Vikings, ai Carolina Panthers, passando per i New York Mets o gli Atlanta Braves. Anche in Italia ci sono tante realtà che hanno iniziato questo percorso come l’Aquila basket Trento, l’Olympia basket, i Bolzano Foxes di Hockey. Anche il calcio si sta avvicinando, soprattutto in fase di ritiro precampionato ma non solo: dall’Atalanta, al Napoli, dal Monza, al Genoa, dalla Fiorentina, all’Fc Sudtirol, oltre al Manchester City di Pep Guardiola e il Real Madrid Next.
“Il nostro obbiettivo è sempre stato quello di voler offrire prodotti e servizi per uno sviluppo armonico del corpo, attraverso la ricerca del reale beneficio della persona e per migliorarne lo stile di vita quotidiano”, spiega Riccardo Turri, Amministratore Delegato di Starpool dal 2002 e figlio del fondatore Ardelio. “Possiamo vantare circa 12 brevetti in questo settore e stiamo anche introducendo in questo campo l’intelligenza artificiale che potrebbe generare la Spa del futuro”, racconta l’ad, sottolineando come “il mondo dello sport è quello che ci ha dato più stimoli”. L’azienda ha attualmente quattro filiali in Austria, Germania, Dubai e a Singapore per la parte asiatica, con il primo mercato che resta l’Italia, seguito da Arabia, Svizzera e Germania. Per quanto riguarda gli Stati Uniti si è partiti nel 2018 esclusivamente con il mondo sportivo e la medicina preventiva.
“Nelle realtà con cui dialogavamo, con atleti di punta o realtà professionistiche di altissimo livello, non c’era più distinzione tra corpo e mente. Una gestione non ottimale porta a lungo termine al rischio di over-training e bisognava intervenire. I tempi di recupero sono sempre più corti e c’è necessità di vedere come accelerare questo processo sia dal punto di vista fisico che mentale. Il recupero della mente ti consente di affrontare momenti di difficoltà senza perdere il focus. Una mente stanca va incontro ad un rischio di infortunio molto maggiore”, ha spiegato Sami Abdel Jaber Scientific Research Manager di Starpool. “Il nostro dna è stato calore, acqua e riposo. Per quanto riguarda l’effetto del freddo sulla fisiologia c’è una grande letteratura. Ma è tanto importante anche il sonno e la mindfulness, oltre alla sauna come vero e proprio esercizio cardio vascolare”.
Nel 2016 Starpool ha lanciato Zerobody Dry Float, l’unico sistema al mondo che permette di riprodurre gli effetti della microgravità con il potere della dry float therapy: attraverso il galleggiamento “asciutto” sopra oltre 400 litri d’acqua calda, senza bisogno di spogliarsi né bagnarsi, mente e corpo si rigenerano. “L’utilizzo di zerobody è sicuro per l’atleta, non ha effetti negativi sulla prestazione fisica e fisiologica e può essere positivo per l’umore dell’atleta, portando ad un profondo stato di rilassamento. Inoltre ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che il suo utilizzo continuato può portare ad una diminuzione dello stress, dell’ansia, al miglioramento della qualità del sonno e dell’ottimismo”, spiega Andrea Bosio, Responsabile del settore Ricerca Scientifica di Mapei Sport.
La secondo innovazione introdotta è quella del Zerobody Cryo, una soluzione unica al mondo, che prevede un approccio graduale alla percezione del freddo grazie ad una membrana brevettata che avvolge completamente il corpo ad una temperatura operativa di 4-6 gradi, che apporta gli stessi benefici della crioterapia e dell’immersione in acqua ghiacciata ma senza necessità di bagnarsi. “Zerobody Cryo è una soluzione molto interessante, con il flotting a freddo. Gli atleti devono gestire stress fisico, cognitivo ed emotivo, dovuto all’alto numero di partite, con tanti viaggi, e con questa soluzione nel post gara o in allenamento, si agisce sul muscolo che è stato molto sollecitato durante l’attività, in maniera molto meno aggressiva rispetto a un’immersione in una vasca di acqua e ghiaccio”, sottolinea Francesco Cuzzolin, Head of Performance Olympia Milano di basket.
Mentre Alessandro Corsini, medico sportivo del Genoa Calcio, della Germani Brescia basket e medico federale della Federazione Triathlon, spiega i benefici dell’utilizzo consecutivo delle due pratiche. “Agli atleti è piaciuto molto il recupero caldo per la capacità di recupero psichico ed emotivo dopo una giornata di allenamento, mentre il freddo ha proprietà antinfiammatorie, e offre un valido contributo anche al trattamento dell’infortunio e di contratture, oltre ad attivare testosterone e cortisolo che contribuiscono al recupero meccanico dell’articolazione”.
Elliott Williams director of functional performance dei 49ers, ha invece puntato l’attenzione sull’importanza “del sonno e la sua qualità, nel recupero degli atleti, oltre a riuscire ad orientare la routine. Trovare una via per aiutare il corpo e la mente. Zerobody ci aiuta per il recupero degli atleti a livello mentale e non solo. Quando sei in assenza di gravità e fluttui la tua mente ha l’opportunità per un reset mentale e fisico”.

(Adnkronos)