Pnrr, Mantovani (ManagerItalia): “Bene le azioni per lo sblocco delle rate ma serve di più”


‘Intervenire per dare certezza e slancio ai progetti e alla loro efficacia’. ‘Rapidamente creare una rete integrata di centrali d’appalto qualificate’
Roma, 29 lug. Manageritalia interviene sullo sblocco della terza rata del Pnrr e approva, ma chiede di intervenire sulla gestione dei progetti per dare certezza e slancio ai progetti e alla loro efficacia.
“È ragionevole eliminare dal Pnrr alcune azioni se, come credo, le indicazioni di rischio sul rispetto della data di conclusione arrivano dalla struttura di progetto. Le regole di Next Generation EU non consentono infatti di rinviare l’attuazione ed è preferibile riconoscere questo rischio con dovuto anticipo, potendo così ricercare i finanziamenti in altri ambiti, come i Fondi di Coesione”, dice Mario Mantovani, presidente di Manageritalia, sul recente sblocco della terza rata del Pnrr.
“È anche positivo che l’Italia voglia inserire nel piano alcune azioni legate alla transizione energetica, sotto il capitolo Repower EU, superando le incertezze e le resistenze, pure comprensibili, ma incompatibili con le emergenze climatiche e geopolitiche – continua – Un segnale importante viene dalle misure che favoriscono l’industria green, ma non vanno dimenticati i servizi, che consentiranno di accedere in modo conveniente e consapevole alle nuove opportunità”.
“Andrebbe tuttavia acceso un faro sulle riforme amministrative, necessarie affinché i progetti possano vedere la luce nei tempi previsti: se si continuerà con il binomio procedure farraginose e commissariamenti, sarà un’occasione del Pnrr perduta, e nuovi ritardi si manifesteranno nei prossimi anni. Occorre però rapidamente creare una rete integrata di centrali d’appalto qualificate, dotandole delle competenze necessarie e superando le attribuzioni meramente amministrative (comunali, regionali e centrali, e anche le province si sono riaffacciate nel dibattito). Per molti progetti e azioni occorre ragionare in termini di bacini d’utenza, non di confini amministrativi”, conclude Mantovani.

(Adnkronos)