Il Settebello chiude i Mondiali al 5^ posto, oro all’Ungheria

FUKUOKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Il minimo, dopo la delusione non ancora smaltita. Il Mondiale di Fukuoka del Settebello si era di fatto concluso nei quarti, con l’eliminazione per mano della Serbia, ma gli azzurri di Sandro Campagna hanno onorato fino in fondo il mini-torneo per i piazzamenti, centrando il traguardo del quinto posto. Nell’ultima gara prima di lasciare il Giappone, l’Italia torna a battere la Francia, già sconfitta nel girone preliminare, e prova a rilanciarsi in vista dell’Europeo di gennaio a Netanya in Israele e il nuovo Mondiale a febbraio a Doha, dove si gocheranno gli ultimi tre pass olimpici. Rammarico ma tanta consapevolezza per una squadra che non ha perso nessun match sul campo, e che solo i rigori l’hanno estromessA dalle prime posizioni di vertice che aveva acquisito nelle ultime due prove iridate. Nell’ultimo incontro, vinto 16-9, cinquina di Di Fulvio e quaterna di Cannella (mvp). Il match sembra il replay di quello della scorsa settimana quando dopo metà gara in equilibrio (4-4), les blues mollano sotto i colpi degli azzurri nella seconda parte. La corsa alle medaglie, intanto, premia l’Ungheria, che la spunta ai tiri di rigore sulla Grecia, mentre il bronzo se lo mette al collo la Spagna campione uscente, battendo 9-6 la Serbia. “Il cammino mondiale non ci vede uscire sconfitti se non ai rigori nel quarto di finale – il bilancio del ct Campagna – Nelle undici partite ufficiali che abbiamo giocato ne abbiamo persa una sola contro la Spagna in finale di World Cup. Se penso che la prossima stagione avremo oltre 20 partite e ne perdessimo solo una, allora penso che ci portremmo levare qualche soddisfazione. Per il resto bisogna limare qualcosina soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Non dobbiamo sottovalutare gli avversari o avere quel pizzico di presunzione nell’affrontarli. Lavoreremo su tutti questi piccoli dettagli a partire da settembre”. “Certo non siamo soddisfatti, ma consapevoli che questo Settebello c’è. Ora avremo da preparare tre grandi competizioni in dodici mesi, e ci faremo trovare pronti”, gli fa eco Di Fulvio, ma guarda avanti anche Cannella: “E’ stato un torneo strano. Forse non aver incontrato una grande squadra all’inizio non ci ha permesso di entrare col giusto atteggiamento nel quarto di finale. Ora testa bassa verso i prossimi appuntamenti”.
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