Immobili statali dismessi: dal 2021 ne sono stati riqualificati 130



Roma, 26 lug. Il tema degli immobili statali dismessi è di notevole portata, specie considerando che si tratta di edifici non di rado di grandi dimensioni, dal cui recupero e riqualificazione possono essere realizzate nuove strutture di interesse e di uso pubblico e sociale. A tale proposito, l’Agenzia del Demanio ha presentato il rapporto sugli interventi di rigenerazione urbana dal titolo “L’Italia e i suoi beni: il patrimonio immobiliare dello Stato al servizio della Pubblica Amministrazione, dei territori, dei cittadini e delle imprese”. Il Rapporto evidenzia che negli ultimi due anni, da giugno 2021 a giugno 2023, c’è stato un aumento di 130 interventi di riqualificazione di immobili statali in disuso, con un incremento dell’84% a livello di valore degli investimenti, il cui totale raggiunge la quota di 1,9 miliardi di euro. Complessivamente i dati indicano che ad oggi sono stati avviati 529 interventi di riqualificazione per complessivi 3,6 miliardi di euro, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale: 181 al Nord per un valore di 1,2 miliardi di euro, 169 al Centro per un valore di oltre un miliardo, 179 al Sud per 1,3 miliardi.
Oltre alla riqualifica degli immobili statali dismessi, il Rapporto descrive le attività di gestione del patrimonio immobiliare pubblico che prevede anche interventi di valorizzazione degli immobili attualmente in uso in ottica efficienza energetica, rigenerazione urbana e riduzione del consumo di suolo. A tale scopo l’Agenzia del Demanio ha previsto un Piano Strategico Industriale che prevede investimenti pari a 5,5 miliardi di euro entro il 2026 per la riqualificazione di circa 5 milioni di metri quadrati di immobili statali all’insegna della sostenibilità, digitalizzazione e centralità dell’utenza. Un piano di riqualificazione che dovrebbe portare a un aumento del valore del patrimonio immobiliare e dell’indotto sul territorio di oltre 2 miliardi di euro per ciascuna delle due voci. Un elemento centrale per gli interventi di riqualificazione sarà anche l’adozione di criteri di Building Information Modeling (BIM) per favorire il raggiungimento di criteri quali la massima efficienza e l’autonomia energetica degli immobili pubblici. “Il nostro obiettivo è di investire in interventi che portino a risultati concreti in termini economici, sociali e ambientali, con particolare riferimento all’incremento del valore del patrimonio immobiliare, alla riduzione della spesa per lo Stato, alla generazione di effetti positivi sull’indotto del Paese e alla restituzione alla collettività di spazi migliori e più funzionali”, ha dichiarato Alessandra Dal Verme, direttrice dell’Agenzia del Demanio.

(Adnkronos)