Salute, Casasco (Fmsi): “Età biologica può vincere su quella anagrafica”

Il presidente dalla federazione dei medici sportivi: “Trasferire nella quotidianità le conoscenze acquisite su atleti, è come sfruttare tecnologia della Ferrari su un’utilitaria”

Roma, 19 lug. (Adnkronos Salute) – L’età biologica che vince sull’età anagrafica: una sfida possibile attraverso il trasferimento delle conoscenze medico-scientifiche della medicina dello sport a favore del sistema socioeconomico del Paese per coniugare salute, economia e sistema sociale. È il tema del XXXVII Congresso nazionale della Federazione medico sportiva Italiana (Fmsi) “Età biologica, età anagrafica 2.0. Una longevità in salute”, che si svolgerà a Roma, al Centro congressi dell’Hotel Rome Cavalieri, da domani al 22 luglio.
“L’idea del congresso è quella di riuscire a trasferire le conoscenze acquisite dalla medicina dello sport sugli atleti nella vita quotidiana, nella lotta alle malattie non trasmissibili: un po’ come trasferire le tecnologie acquisite con la Ferrari nella costruzione di un’utilitaria”, ha spiegato Maurizio Casasco, presidente della Fmsi presentando, oggi a Roma, il congresso.
“L’attività fisica dei genitori incide sulla salute dei figli, attraverso quella che definiamo epigenetica, in particolare da parte del padre. Un’eredità che avrà un impatto, nella fase adulta e nelle generazioni successive, fino a tre”. Lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), a margine della presentazione oggi a Roma del XXXVII Congresso nazionale della Fmsi, ‘Età biologica, età anagrafica 2.0. Una longevità in salute’, che si svolgerà in Roma, al Centro congressi dell’Hotel Rome Cavalieri, da domani al 22 luglio.
“Gli stili di vita e l’esercizio fisico in particolare – ha ricordato in sintesi Casasco – giocano un ruolo epigenetico fondamentale sulle cellule germinali dei genitori e del futuro feto, incidendo quindi ancor prima del concepimento, con possibilità di trasmissione alle generazioni successive. La sedentarietà genitoriale, ad esempio, non solo predispone a malattie metaboliche o ad altre malattie croniche non trasmissibili del bimbo e del futuro adulto, ma può passare anche alla generazione successiva: quella che si chiama ereditarietà epigenetica transgenerazionale. Spesso gli atleti sono figli di atleti. E questo insieme, alla crescita delle conoscenze a livello di scienza dello sport – chiosa – ha contribuito ad allungare la carriera sportiva degli atleti di oggi”.
Con il caldo torrido di questi giorni “le persone che vogliono fare sport devono seguire alcune raccomandazioni, semplici ma indispensabili, e usare il buonsenso”. In particolare, “questa settimana è importante non esagerare, stare al fresco, bere moltissimo e fare attività solo la sera. Importante anche riposare”. Meglio invece “non fare sport al mattino, per ragioni di orologio biologico: sono le ore meno indicate per fare attività fisica”. Lo ha spiegato Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), oggi a Roma a margine della presentazione del XXXVII Congresso nazionale della Fmsi, ‘Età biologica, età anagrafica 2.0. Una longevità in salute’, che si svolgerà nella Capitale, al Centro congressi dell’Hotel Rome Cavalieri, da domani al 22 luglio.
“A 40 gradi non è indispensabile fare sport – precisa Casasco – si può anche rimandare di 2 o 3 giorni”. Ma le persone che vogliono comunque allenarsi “devono conoscere il loro stato di salute, soprattutto dal punto di vista cardiaco. E’ necessario bere moltissimo – raccomanda – prima, durante e dopo, possibilmente anche integrare con sodio, potassio ed eventualmente magnesio. Bene inoltre controllare la pressione, soprattutto per chi ha una certa età, e monitorare l’attività cardiaca”, aggiunge sottolineando che invece gli sportivi professionisti “sono seguitissimi: hanno screening periodici per la loro attività. A volte devono gareggiare anche in condizioni climatiche difficili, lo fanno anche ad alte temperature, ma con la sicurezza garantita dai loro medici che sono tra i più bravi a livello internazionale”.

(Adnkronos)