Ucraina, raid russo su Kramatorsk: 11 morti


Tra le vittime tre minori. Cremlino: “Non attacchiamo obiettivi civli”. Arrestato ‘agente russo’: “Ha inviato video ristorante prima dell’attacco”
E’ salito a 11 il bilancio delle vittime del raid russo su Kramatorsk nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Si teme che ci siano altre tre persone sotto le macerie, fanno sapere i servizi di emergenza ucraini. E’ stato, intanto, reso noto che nel bombardamento, oltre a una 17enne, sono rimaste uccise due gemelle di 14 anni, Yuliya e Anna Aksenchenko. Su Telegram il consiglio cittadino rivolge le condoglianze ai genitori delle ragazze affermando che “il missile russo ha fermato i cuori di due angeli”.
Oltre agli 11 morti, tra i quali quattro minori, i servizi di emergenza di Kramatorsk contano 56 persone rimaste ferite nell’attacco missilistico russo di ieri sera. Tra questi un neonato. I vigili del fuoco continuano a scavare tra le macerie in cerca di superstiti. “Due razzi sono stati lanciati nel centro della città, dove c’era un gran numero di civili”, ha dichiarato Pavlo Kyrylenko, il governatore della regione di Donetsk. L’attacco è stato effettuato con due missili Iskander, che secondo il Procuratore generale ucraino, Andriy Kostin, “hanno una probabilità di errore tra i 30 e i 70 metri, o tra i 5-7 metri se equipaggiati con un sistema di homing, il che significa che la Russia stava deliberatamente prendendo di mira i civili”. “La Russia ha deliberatamente preso di mira le aree affollate”, ha aggiunto su Telegram il ministro dell’Interno di Kiev, Ihor Klymenko.
Le immagini mostrano la struttura completamente devastata con danni anche ai vicini condomini e locali commerciali, mentre continuano le operazioni di ricerca tra le macerie del ristorante. In un’altra esplosione la scorsa notte cinque persone sono rimaste ferite.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia “ha attaccato brutalmente Kramatorsk con missili S-300”. “Ogni manifestazione di terrore di questo tipo dimostra sempre di più a noi e al mondo intero che la Russia merita solo una cosa come risultato di tutto ciò che ha fatto: la sconfitta e un tribunale, processi equi e legali contro tutti gli assassini e i terroristi russi”, ha detto Zelensky in un discorso serale.
Anche il villaggio di Bilenke, appena a nord-est di Kramatorsk, è stato oggetto di un attacco con S-300 , secondo l’ufficio del Procuratore generale. Cinque persone sono rimaste ferite nell’attacco.
Il Cremlino respinge le accuse delle autorità ucraine dopo l’attacco missilistico a Kramatorsk. I militari russi “non attaccano infrastrutture civili”, ripete il Cremlino. “Gli attacchi sono contro luoghi che in qualche modo sono collegati con infrastrutture militari”, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass. Secondo la polizia ucraina, nell’attacco – con missili Iskander – sono morte anche due gemelle di 14 anni e un 17enne. Fra i feriti c’è un bambino di appena otto mesi.
I servizi di sicurezza ucraini hanno arrestato un uomo accusato di essere “un agente dell’intelligence russa” che ha girato e inviato un video della pizzeria di Kramatorsk poco prima dell’attacco missilistico. “E’ stato stabilito che l’uomo è un agente del Gru – affermano i servizi ucraini riferendosi all’intelligence militare russa – il 27 giugno ha ricevuto il compito di verificare che il ristorante fosse aperto e di registrare un video degli avventori presenti”.
“Per eseguire gli ordini del nemico, l’agente del Gru ha girato di nascosto un video dell’edificio e dei veicoli parcheggiati nella zona e poi l’ha inviato all’intelligence militare russa”, si legge ancora in una dichiarazione pubblicata su Telegram ripresa dalla Cnn. “Dopo aver ricevuto queste informazioni, gli invasori russi hanno sparato contro il locale affollato”, concludono i servizi di sicurezza ucraini.
Le Nazioni Unite condannano il bombardamento che ha colpito la città ucraina di Kramatorsk, da dove sono arrivate immagini “orribili”, e ribadiscono che “i civili e le infrastrutture civili non possono essere un obiettivo”. “Sono sconvolta e molto rattristata per un altro attacco contro case, ristoranti, negozi e scuole che ha fatto decine di morti e feriti tra i civili, minori compresi”, afferma il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Ucraina, Denise Brown.
“L’attacco di ieri ha colpito il centro di Kramatorsk, una zona civile, densamente popolata dove le persone cercano di andare avanti con le loro vite nonostante tutti gli orrori provocati da questa guerra – prosegue – E’ un altro esempio del livello ingiustificabile di sofferenza che l’invasione russa sta infliggendo alla popolazione dell’Ucraina” dal febbraio dello scorso anno. “Il diritto umanitario internazionale – conclude – protegge i civili e le infrastrutture civili e si deve fare tutto il possibile per ridurre al minimo o evitare i danni per i civili, anche verificando gli obiettivi”.
I sistemi missilistici S-300 di fabbricazione sovietica, originariamente progettati per la difesa aerea, sono stati riutilizzati dalla Russia per attaccare obiettivi terrestri in Ucraina.
I missili di difesa aerea sono noti per la loro imprecisione e sono diventati l’arma preferita dalla Russia per gli attacchi contro le città.
La città di Kramatorsk funge da capitale regionale dopo l’occupazione di Donetsk da parte della Russia nel 2014. Ospita il governo regionale. Il 27 giugno le truppe russe hanno colpito anche Kremenchuk, nell’Oblast’ di Poltava, con il missile Kh-22 di progettazione sovietica che trasportava oltre 900 kg di esplosivo, ha riferito il governatore Dmytro Lunin. Esattamente un anno fa, le forze russe avevano utilizzato lo stesso tipo di missile per attaccare un centro commerciale a Kremenchuk, causando 21 morti e 77 feriti.
Il ministro ucraino della Difesa Oleksii Reznikov confuta i dubbi sull’andamento della controffensiva, sottolineando che non tutte le riserva sono state mobilitate e i piccoli successi finora registrati sono solo un anticipo di quanto avverrà. La recente liberazione di alcuni villaggi “non è il principale evento” della controffensiva, ha detto Reznikov al Financial Time. “Quando avverrà , vedrete.. tutti potranno vedere”, ha aggiunto, rispondendo a quanti notano il lento andamento delle forze di Kiev. Le principali truppe della riserva, comprese la maggior parte di quelle addestrate ed equipaggiate dalla Nato, non sono state ancora dispiegate nella controffensiva, ha sottolineato. Inoltre, ha rimarcato, i soldati ucraini continuano a infliggere forti perdite alle truppe avversarie, e anche questo serve all’obiettivo finale di liberare l’intero territorio ucraino.
Un team di Medici Senza Frontiere sta trasferendo all’ospedale di Dnipro, fa sapere l’organizzazione, una persona ferita gravemente nell’attacco missilistico russo che ieri ha colpito la città di Kramatorsk in Ucraina. “L’attacco missilistico russo a Kramatorsk – afferma Christopher Stokes, capomissione di Msf in Ucraina – ha colpito un ristorante in un’area pubblica, dove i civili vivono e fanno la spesa. Questo è un altro tragico esempio di attacchi indiscriminati contro i civili in questa guerra. Tutti gli attacchi contro persone e infrastrutture civili sono inaccettabili. Nel corso di questa guerra abbiamo assistito a diffusi attacchi missilistici in tutta l’Ucraina e oggi nessuno è al sicuro. Msf condanna fermamente l’inaccettabile violenza a Kramatorsk e chiede un’adeguata protezione per i civili”.

(Adnkronos)