Ucraina-Russia, è guerra di droni. Maxi incendio vicino a confine Crimea


In fiamme nella notte un impianto di stoccaggio di petrolio a Volna, nei pressi del ponte di Kerch. Nuova ondata di attacchi russi su tutte le regioni, anche a Kiev
Kiev, 3 mag. E’ guerra di droni tra Russia e Ucraina. Questa notte la Russia ha lanciato un’altra ondata di attacchi con droni contro più regioni dell’Ucraina, tra cui la capitale Kiev. Lo riferisce lo stato maggiore dell’esercito ucraino, un totale di 26 droni di fabbricazione iraniana Shahed sono stati lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d’Azov. Le difese aeree hanno intercettato 21 dei velivoli, compresi tutti quelli diretti sulla capitale Kiev. “La capitale dell’Ucraina ha subito un altro attacco aereo da parte del nemico. Il terzo negli ultimi 6 giorni! Questa volta Kiev è stata attaccata esclusivamente da droni. Secondo le informazioni preliminari, hanno utilizzato gli UAV iraniani Shahed”, ha scritto il capo dell’amministrazione militare della capitale Serhii Popko, capo dell’amministrazione militare della città di Kiev.
Gli attacchi hanno colpito diversi obiettivi, tra cui un deposito di petrolio nella regione centrale di Kirovohrad, vicino alla capitale regionale di Kropyvnytskyi, ha dichiarato il governatore Andriy Raikovitch su Telegram. “Non ci sono state vittime. Tutti i servizi di emergenza hanno agito rapidamente”, ha aggiunto. Anche la regione orientale di Dnipropetrovsk è stata oggetto di attacchi. Sette missili sono stati abbattuti, secondo le autorità regionali, ma uno ha danneggiato un edificio amministrativo provocando un incendio.
Anche il governatore della regione ucraina meridionale di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha riferito di due attacchi di droni. Uno è stato abbattuto, il secondo ha colpito una casa residenziale, ha detto. L’incendio è stato spento rapidamente e non ci sono state vittime, ha scritto Kim su Telegram.
MAXI INCENDIO VICINO A CONFINE CRIMEA
Un vasto incendio è scoppiato in un impianto di stoccaggio di petrolio a Volna, nel sud della Russia al confine con la Crimea. L’impianto si trova vicino al ponte di Kerch, oggetto di un attacco delle forze ucraine nell’ottobre 2022. Non è chiaro al momento come il serbatoio si sia incendiato, ma l’incendio si è diffuso su un’area di 1200 metri quadrati e, secondo quanto riferito dai media statali russi, sarebbe stato causato da un drone. Su Telegram il governatore della regione russa di Krasnodar, Veniamin Kondratyev ha definito l’incendio “della gravità peggiore”, ma è stato contenuto. Non sono state segnalate vittime, ha aggiunto.
Droni ucraini hanno attaccato l’aeroporto militare di Bryansk, nella regione russa al confine con l’Ucraina. Lo riporta il canale Baza Telegram. Le autorità russe non hanno ancora segnalato questo attacco. “Secondo i dati preliminari – riferisce Baza – l’attacco è avvenuto con 5 UAV. Due di questi sono stati intercettati con armi leggere, altri 2 sono esplosi sul territorio dell’aerodromo. Non ci sono vittime”.
ATTACCO SU KHERSON
Tre civili hanno perso la vita e altri cinque sono rimasti feriti a causa di un raid aereo russo che ha colpito l’unico ipermercato di Kherson, l”Epicentro’, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono i media locali citato l’ufficio del procuratore ucraino. Tra le vittime ci sono dipendenti dei negozi e che il bilancio dei morti potrebbe aumentare data la gravità dei feriti. In campo 15 soccorritori .Oleksandr Prokudin, capo dell’Amministrazione militare regionale di Kherson, ha annunciato un coprifuoco di 58 ore. La misura, ha spiegato in un video, entrerà in vigore dalle 20 del 5 maggio alle 6 dell’8 maggio per consentire alle “forze di sicurezza di lavorare”. Prokudin ha aggiunto che durante il coprifuoco sarà vietato entrare o uscire da Kherson ed essere in strada. Quindi ha invitato la popolazione a fare scorta di cibo e medicinali.
NORD STREAM
Intanto, secondo quanto rivela il documentario ‘Putin’s Shadow War’ assieme al podcast in lingua inglese ‘Cold Front’, navi della marina russa in grado di eseguire operazioni subacquee erano presenti vicino a dove in seguito si sono verificate le esplosioni sui gasdotti Nord Stream.
La serie delle emittenti danese DR, norvegese NRK, svedese SVT e finlandese Yle ha rivelato il mese scorso che le navi russe sembravano mappare i parchi eolici nel Mare del Nord , anche al largo della costa del Regno Unito. Ora l’ultimo episodio si concentra su quelli che dicono essere movimenti sospetti di navi nel periodo precedente alle esplosioni del Nord Stream.
Secondo quanto riferito, le navi sono state localizzate utilizzando intercettazioni della marina russa. Le esplosioni sottomarine dello scorso settembre hanno messo fuori uso i due gasdotti Nord Stream, costruiti per trasportare il gas dalla Russia all’Europa.

(Adnkronos)