Calciopoli, cosa ha svelato Report il 17 aprile


Bergamo e il risarcimento danni per le indagini illegali. De Santis e il silenzio stampa della Juve
Report dedica una puntata a #Calciopoli e l’hashtag vola su Twitter. La trasmissione di Raitre, nella serata del 17 aprile, analizza la genesi e lo sviluppo dello scandalo che ha scosso il calcio italiano nel 2006, con la Juventus retrocessa in Serie B e privata di 2 scudetti, uno dei quali assegnato all’Inter, e con la radiazione della dirigenza bianconera formata dall’ad Antonio Giraudo e dal direttore generale Luciano Moggi.
La trasmissione propone alcune delle intercettazioni che hanno caratterizzato l’inchiesta, comprese alcune arcinote. Emergono però anche elementi fino ad oggi rimasti sotto traccia. Prima dell’inizio dell’inchiesta da parte della procura di Napoli, alcuni tesserati finirono nel mirino di indagini della security di Telecom, ricorda Report, che “hanno dato origine a richieste di risarcimento danni. Li ho chiesti anche io, è una cosa riservata tra me e il tribunale. Sono certo di quello che sto dicendo”, le parole dell’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. Poco nota, fino ad oggi, anche una telefonata tra l’arbitro Massimo De Santis – accusato di essere organico al ‘sistema Moggi’ – e Leonardo Meani, all’epoca addetto agli arbitri per il Milan. De Santis, dopo aver diretto la gara vinta 1-0 dall’Inter contro la Juve nel 2005, al telefono con Meani si sofferma sulle lamentele della Juventus per l’arbitraggio: “Ho fatto fare il silenzio stampa alla Juve, ma ti rendi conto? Non c’era mai riuscito nessuno…”.
La trasmissione, inevitabilmente, riaccende il dibattito che divampa in particolare su Twitter sull’asse bianconero-nerazzurro. Da una parte i tifosi della Juve, convinti che la società bianconera abbia finito per pagare per tutti in uno scandalo ‘cucito’ su misura sulla Vecchia Signora. Dall’altra, i tifosi dell’Inter, che rivendicano il ruolo di ‘parte lesa’ in un quadro in cui la società milanese risultò prescritta e non venne coinvolta nei procedimenti sportivi del 2006.

(Adnkronos)