L’impegno costante del Corpo forestale per la conservazione dell’orso bruno

imageUn’attivita’ svolta nel tempo attraverso molteplici interventi che vanno dalla prevenzione e la repressione del bracconaggio fino alle attivita’ di monitoraggio, che dagli anni ’80 vuol dire anche ricerca scientifica. Un’azione ricordata oggi durante l’evento, dal titolo ‘Uomini e orsi’, che si e’ svolto presso il Palazzo dell’Informazione a Roma

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imageUn’attivita’ svolta nel tempo attraverso molteplici interventi che vanno dalla prevenzione e la repressione del bracconaggio fino alle attivita’ di monitoraggio, che dagli anni ’80 vuol dire anche ricerca scientifica. Un’azione ricordata oggi durante l’evento, dal titolo ‘Uomini e orsi’, che si e’ svolto presso il Palazzo dell’Informazione a Roma

Roma, 3 mar. -(AdnKronos) – La tutela e la conservazione di specie protette e minacciate di estinzione sono da sempre tra le finalita’ istituzionali del Corpo forestale dello Stato, ulteriormente rafforzate con la legge di riordino del 2004. Tale funzione e’ stata svolta nel tempo attraverso molteplici interventi che vanno dal controllo, per lo piu’ prevenzione e repressione del bracconaggio, fino ad attivita’ di monitoraggio che dagli anni ’80 vuol dire anche ricerca scientifica.

Un’azione costante, ricordata anche oggi durante l’evento, dal titolo ‘Uomini e orsi’, che si sta svolgendo presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, dove viene proiettato il documentario ‘Gemma, la madre degli orsi’, prodotto da Adnkronos insieme al Corpo forestale dello Stato.

E’ stato proprio il Corpo forestale dello Stato ad introdurre, a meta’ anni ’90, nell’area appenninica e grazie ad un progetto Life, il monitoraggio su base genetica dell’orso bruno marsicano, consentendo cosi’ di avviare una banca dati genetica che raccoglie informazioni accurate sulla consistenza numerica di questa popolazione.

La metodologia messa a punto e’ stata successivamente sviluppata ed affinata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e dall’Universita’ La Sapienza di Roma, coi quali il Corpo forestale dello Stato ha sempre collaborato, consentendo di consolidare le informazioni di cui dispone la comunita’ scientifica, che nelle prossime settimane si arricchiranno dei dati del monitoraggio genetico condotto nel 2014 col progetto Life Arctos.

Oltre al monitoraggio della popolazione, la Forestale ha contribuito negli anni anche ad altre importanti iniziative per la tutela della specie, sia nell’area appenninica che in quella alpina, estrinsecando in pieno il ruolo di polizia di prossimita’ nelle aree rurali e montane e contribuendo alla conservazione della specie.

Accanto alle attivita’ di prevenzione e repressione del bracconaggio, ha contribuito alla messa a punto ed attivazione di procedure per la gestione degli orsi confidenti, la cui presenza nei centri abitati delle aree montane viene non di rado vista come un problema di ordine e sicurezza pubblica.

A questo scopo, grazie al progetto Life Arctos, sia nell’area alpina che in quella appenninica, e’ stato adeguatamente formato personale in grado di gestire le diverse criticita’, secondo procedure coordinate e condivise tra i diversi enti interessati alla gestione del fenomeno che, sebbene limitato a pochissime unita’, puo’ destare preoccupazione.

(Adnkronos)