“Finale di partita” di Beckett secondo Lluís Pasqual (VIDEO)

Dopo “Il Sindaco del Rione Sanità” di Marco Sciaccaluga, l’altro “grande atteso” di questa settima edizione del Napoli Teatro Festival Italia è “Finale di partita” di Samuel Beckett con la regia di Llus Pasqual. Il maestro catalano ritorna a Napoli, e al Festival, dopo lo splendido lavoro realizzato nel 2011 su un testo di Gabriel Garcìa Lorca, “La casa di Bernarda Alba”, che ebbe grande successo di pubblico e critica.

Innamorato del teatro napoletano che Pasqual definisce “uno degli apici del triangolo d’oro della recitazione che include Londra e Mosca, oltre che Napoli. Tre scuole attoriali tra le migliori al mondo che personalmente ho avuto modo di osservare, tra le tante, nel corso dei miei sei anni di direzione dell’ Odéon – Teatro d’Europa di Parigi”. Pasqual ha dunque richiesto un cast tutto napoletano per portare in scena un testo solo apparentemente lontano dallo spirito partenopeo che è, appunto, “Finale di partita”:

“L’attore napoletano – in realtà il cittadino napoletano – che è un concentrato essenziale del modo di essere e vivere a Napoli, dovrebbe avere, a mio avviso, una filosofia molto vicina a quella di Beckett: una reazione ironica di fronte all’assoluto e alle sofferenze della vita. Questo fa sì che sia un interprete ideale della poesia di Beckett. L’unica volta che ho avuto occasione di vederlo e sentirlo parlare è stato un tardo pomeriggio a Parigi. Era decisamente arrabbiato con qualcuno e, a un certo punto, disse ‘il problema di quest’uomo, anzi, dell’uomo in generale è che si prende troppo sul serio; e questo, in realtà, non è serio’.

Tuttavia pur avendo scelto un cast napoletano (Lello Arena, Gigi De Luca, Stefano Miglio, Angela Pagano) la traduzione è pur sempre, e rigidamente, quella italiana di Carlo Fruttero. Infatti come per molti altri grandi autori del Novecento gli eredi sono piuttosto rigidi per la cessione dei diritti e non lasciano alcuno spazio a stravolgimenti sia pure minimi o parziali dell’opera originale. A tale proposito Pasqual, lungi dal sentirsi intrappolato da questa costrizione, ha dichiarato: “Non so se oggi Beckett cambierebbe delle cose dei suoi testi. Probabilmente sì. Le condizioni storiche sono cambiate, e anche se lui è uno scrittore in un certo senso ‘fuori tempo’ aveva subìto e fortemente sentito la sua epoca. Sappiamo quanto sia stato influenzato dagli orrori della seconda guerra mondiale. Comunque, nel suo essere completamente legato a un momento storico concreto (e proprio per questo), si adatta da solo anche alla nostra situazione attuale. A lui non piacerebbe che i suoi testi fossero definiti “eterni”, eppure, con la sua universalità e la sua capacità di astrazione lo risultano. Anche se i poeti servono alla nostra esperienza di vita, pur essendo vero che aspettiamo sempre qualcosa, sappiamo già – perché ce lo ha detto lui – che Godot non arriverà mai”.

Clicca qui per il video: http://www.fanpage.it/finale-di-partita-di-beckett-secondo-lluis-pasqual-video/

Be the first to comment on "“Finale di partita” di Beckett secondo Lluís Pasqual (VIDEO)"

Leave a comment