80° Cantina Valpolicella Negrar va a una donna il Premio 2013 Campanile dellantica pieve di S Martino di Negrar

Si tratta della socia Matilde Bignami, da trent’anni imprenditrice vitivinicola nelle colline veronesi di Avesa. Antesignana dell’impresa in rosa in un mondo prevalentemente maschile come quello della viticoltura, dichiara: “Non e’ mai stato un problema per me l’essere donna impegnata in agricoltura, ma oggi il settore e’ soffocato dalla burocrazia”.

Una serata in lieta armonia e, naturalmente, piena di brindisi quella trascorsa dai 230 soci di Cantina Valpolicella Negrar, riunitesi lo scorso 31 agosto nella sede in via Salgari della Cantina cooperativa, insieme ai loro familiari e ai dipendenti dell’azienda, per la cena-evento a ricordo dei primi 80 anni di attivita’. Nel corso della serata, tra ricordi e applausi, il presidente della Cantina, Carlo Alberto Recchia ha consegnato alla socia Matilde Bignami il Premio “Campanile” dell’antica pieve di S.Martino di Negrar, istituito in occasione dell’80° anniversario.

Il Premio. L’opera simbolo del Premio si ispira alle componenti storiche e culturali piu’ rappresentative di Negrar, dove la Cantina ha sede, individuando nel campanile dell’antica pieve romanica l’elemento piu’ significativo per rappresentare una scultura ideata e realizzata in modello esclusivo dal maestro orafo Alberto Zucchetta, singolare e pluripremiato “intagliator di gioie”. Nella composizione in bronzo dorato, compaiono inseriti gli elementi caratteristici del contesto della piazza legati armonicamente alla monumentalita’ del campanile. Sono inoltre evidenziate le abitazioni, la colonna neoclassica e una targa incisa con riferimento al vino tratto dall’epigrafe del 1166 scolpita sul lato meridionale del campanile.

La motivazione. “Matilde Bignami risponde in pieno al nostro intento di riconoscere meriti e qualita’ a chi ha dimostrato lungimiranza, intraprendenza e originalita’ nel suo stile di vita e di lavoro, avendo a cuore la Valpolicella, intesa non solo come territorio, ma come insieme di valori umani e culturali, di passioni e tradizioni” – ha affermato Recchia nel consegnare il premio a Matilde Bignami. Che, nel ritirare commossa il premio, ha affermato: “Essere socia al “femminile” di Cantina Valpolicella Negrar in un mondo come quello agricolo prevalentemente maschile non e’ mai stato un problema per me, anzi, e’ stato naturale, perche’ mio padre, generale del Regio Esercito, mi ha insegnato a non aver paura di niente”. La vincitrice ha pero’ aggiunto: “Un tempo occuparsi di agricoltura era piu’ semplice, mentre oggi ci sono troppe scartoffie da riempire”.

La vincitrice. Matilde Bignami, nata a Verona, classe 1931, diviene imprenditrice vinicola a 51 anni,  dopo aver viaggiato in Italia e all’estero sin da bambina, scegliendo le colline veronesi, dove da sempre trascorreva felice le vacanze estive, come patria elettiva della sua nuova vita di giovane ma combattiva vedova. Dopo la morte dei genitori, si stabilisce sopra Avesa dove acquisisce la proprieta’ materna di 4 ettari di terra fra ulivi, viti, bosco e prati. “Nel 1982 sono diventata socia di Cantina Valpolicella Negrar “in prospettiva” – ha raccontato Bignami – perche’ il raccolto a quel tempo era molto scarso e non si sapeva come sarebbe andata a finire”. Nel corso della serata, la vincitrice ha raccontato l’impegno da lei profuso nell’organizzare il lavoro, un tempo soprattutto manuale, gli investimenti fatti e l’essere stata imprenditrice sola ma sempre attorniata da amici e parenti. Piu’ che un rapporto professionale, Matilde Bignami ha intessuto con la Cantina un rapporto di amicizia, fondato su grande rispetto e stima reciproci. Oggi Matilde, sempre presente alle iniziative della cooperativa, tanto da essere stata soprannominata dai colleghi soci “madrina della Cantina”, conferisce le uve di un ettaro di vigneto, vive in citta’ ma appena puo’ ripara in campagna, che considera la sua vera casa, dove prepara ancor oggi i pasti per i collaboratori e raccoglie fichi e prugne per confezionare marmellate da donare agli amici.

(Gaiares comunicazione)

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