Profumo ritorna alla guida di una Banca italiana: lupus mutat pilum, non mentem = il lupo muta il pelo ma non il modo di pensare (note sulle cattive abitudini ed incalliti vizi di un "certo tipo" di italiani).
Notizia di oggi, fonte Reuters: <<Alessandro Profumo torna in banca. Sarà presidente di Monte dei Paschi di Siena in un cda completamente rinnovato, dopo poco più di un anno e mezzo dalla sua burrascosa uscita da Unicredit come amministratore delegato. Lo ha deciso, secondo una fonte vicina all'incontro, la Fondazione Mps, a cui fa capo la maggioranza delle azioni della banca senese, dopo due sedute e molte ore di discussione della deputazione amministratrice per completare una lista completamente rinnovata per il prossimo cda del Monte, in cui Profumo all'inizio della riunione era l'unico punto fermo assieme al futuro amministratore delegato Fabrizio Viola (…) ed il resto sono tutti nomi nuovi, con tre professori universitari">>.
Molti tuttora identificano Mr Profumo con la figura di un ottimo banchiere. La curiosità (ed un po' il fatto di essere come San Tommaso) mi hanno spinta ad andare a verificare tale assunto, partendo dal fatto che dal 1994 e sino al sett/2010 è stato presente in Unicredit e per ben 12/13 anni ne è stato alla guida come a.d. Di lui restano memorabili soprattutto i compensi:
2007: Fusione Unicredit/Capitalia – Compenso: 9.427.000Euro + azioni gratuite Uni per 3.92 milioni di euro
2008: Mr. Profumo rinuncia a 5,5 milioni di euro del compenso 2007 (intasca pertanto 3.48milioni di euro)
2010: nel sett/2010 Mr. Profumo si dimette dalla carica di Amministratore Delegato di Unicredit. L'Istituto bancario accorda al banchiere una buonuscita di 40 milioni di euro
(nota a margine: Salvatore Ligresti in quel periodo è uno dei maggiori detentori di quote di portafoglio titoli Unicredit; le sue società FonSai e Premafin hanno rispettivamente "buchi" per 1,1 miliardi di euro=Fonsai e 368milioni=Premafin ed i creditori principali – quindi quelli che sono in "sofferenza" – sono sostanzialmente 7 banche: Unicredit, Cariparma, Bpm, Banco Popolare, Ge Capital e Intesa Sanpaolo tutte esposte con la holding della famiglia Ligresti).
Se sei un bravo manager la Società che guidi dovrebbe, tramite le quotazioni di Borsa, riflettere la tua capacità. Eccovi il grafico che venne pubblicato sul quotidiano LIBERO in data 9/nov/2007, a corollario di un’ analisi della sottoscritta che evidenziava come il titolo UNICREDITO fosse inserito in una tendenza ribassista ben lungi dall’essere esaurita. Sono stati aggiunte le note relative al “percorso Profumo” sino al 2007.
Tale grafico visualizza le quotazioni di Borsa del titolo UNICREDIT (attualizzate in euro) dal 1985 al 2007 ed evidenzia:
- nel 1998 nasce il Gruppo UNICREDIT con alla guida Mr. Profumo. Le quotazioni del titolo alla Borsa di Milano oscillano tra 3.40€ e 6.00€ circa nel periodo genn/1998 genn/2006;
- pertanto in ben 7 anni le quotazioni non si muovono da tale fascia di oscillazione, nonostante il mercato italiano (e molte altre Borse europee e non) raggiungano i massimi assoluti di sempre nel 2000; il titolo nel 2003 quota esattamente come nel 1998;
- nel 2006, successivamente al perfezionamento da parte di Unicredit dell’acquisto del Gruppo bancario tedesco HypoVereinsBank HVB (avvenuto il 25/11/2005), il titolo Unicredit spinge al rialzo e passa dai 5.60€ di inizio 2006 ai massimi assoluti a 7.70€ del mag/2007;
- nel 2007 il titolo passa dai 7.70€ della prima metà dell’anno ai 5.00€ del terzo trimestre 2007, cioè una performance negativa del -35% in pochi mesi e si riporta sui valori che aveva nel 2002. E’ proprio questo l’anno in cui al top manager Profumo viene riconosciuto il compenso di 9.427.000€ + l’assegnazione di azioni gratuite per altri 3.92 milioni di euro (nel 2008 Mr. Profumo rinuncia a 5,5 milioni di euro ed il suo compenso scende a 3.48 milioni di euro, più i milioni in azioni gratuite…).
Il grafico successivo visualizza l’andamento delle quotazioni del titolo dal 2007 ad oggi:
- Il 14/nov/2011 viene presentato il piano industriale 2012-2015: si decide un nuovo aumento di capitale (il terzo in 3 anni) di 7,5 miliardi di euro e nessuna distribuzione di dividendi per il 2012. Contestualmente viene dichiarato un esubero di 5.200 dipendenti per l'Italia.
- Dicembre 2011: accorpamento/raggruppamento delle azioni con rapporto 10 a 1.
- Il 27 dicembre Unicredit apre con il raggruppamento delle azioni 10 a 1 (chi possedeva 10 azioni si ritrova con una nuova azione); il capitale sociale passa da 19.298.490.693 a 1.929.849.069 azioni.
- Il 4 gennaio 2012 Unicredit rende noti i dettagli dell'aumento di capitale: il forte sconto (-43%) offerto alle nuove azioni (2 nuove azioni ogni vecchia azione esistente) provoca un crollo delle quotazioni del – 37% in 3 giorni.
Tirando le somme, possiamo sostenere che la guida di Mr. Profumo non ha fatto certamente bene al titolo Unicredit e che tale manager è decisamente sopravvalutato, non essendosi distinto né per capacità imprenditoriale né per visioni lungimiranti vincenti, e che per guidare così (approssimativamente e male) uno dei più grandi gruppi bancari italiani di sempre (nel periodo di maggior espansione che i mercati finanziari internazionali abbiano vissuto negli ultimi 50 anni) sicuramente i compensi sono fuori mercato e non commisurati ai risultati ma bensì collegati ad altre logiche che non sono sicuramente quelle di mercato.
NB= Dal marzo/2011 Mr. Profumo siede nel consiglio di sorveglianza della banca russa Sberbank/Cassa di Risparmio (la più grande banca russa). Il 64% della proprietà della Sberbank è in mano alla Banca Centrale della federazione russa mentre il più importante azionista privato è il multimiliardario Suleiman Kerimov (uno degli uomini più ricchi del mondo e grande azionista anche di Gazprom). E, guarda caso, dal maggio/11 Mr. Profumo fa parte del Consiglio di Amministrazione di Eni.
A breve – come sappiamo – Mr. Profumo diverrà Presidente di Monte Paschi Siena (che al febb/2011 risultava essere la quarta banca italiana a maggiore capitalizzazione quotata a Piazza Affari. Da febb/11 a febb/12 il titolo ha perso il 55% del suo valore di Borsa ed ha toccato minimi assoluti a 0.19€ due mesi fa. Risulterebbe davvero difficile riuscire a far scendere ulteriormente le quotazioni di tale Istituto Bancario, chiunque ne sia alla guida…
Daniela Turri
www.fib30online.it
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