Ryuichi Sakamoto in un tour per Piano, Violino e Violoncello

 

altIn questo autunno padovano denso di interessantissimi incontri ed avvenimenti culturali spicca la serata straordinaria ed imperdibile che ha visto protagonista, domenica scorsa, 13 novembreil geniale maestro Ryuichi Sakamoto, in Italia con tre sole serate e per questo ancora piupreziosa l’occasione al PalaGeox. La risposta della città è stata all’altezza della fama del grande musicista e compositore giapponese, noto al grande pubblico soprattutto per alcune colonne sonore cinematografiche, premiato con l’Oscar per le musiche de “L’Ultimo Imperatore”. Un PalaGeox gremito eppure silenziosissimo ha accolto sul palco, nella semioscurità, il geniale talento che ha iniziato la sua performance, pizzicando le corde del pianoforte scoperchiato, in piedi; un caschetto di capelli argentati catturava la poca luce del momento. Un leggerissimo scampanellio avviava il concerto vero e proprio con due pezzi assai lenti e caratterizzati, piuche da una composizione, da una serie di note intervallate da segmenti di tempo che, per la nostra cultura (musicale e non) potevano risultare di difficile apprezzamento. Ma Sakamoto stava togliendo il superfluo per andare all’essenza, mostrandoci la grandezza dei pezzi portandoli all’estrema semplicità, avvolgendoli di un fascino minimalista. Poi l’approccio cambiava e sul palco si materializzava anche la giovane violinista di talento Judy Kang, di origini canadesi, in nuna esibizione emozionante ben armonizzata al maestro. Il concerto proseguiva con brani raffinati nei quali si inseriva anche il noto violoncellista brasiliano Jacques Morelenbaum che, con il suo archetto, ben sosteneva ed appoggiava le melodie del trio. Poi uno scroscio di applausi per il maestro sin dal riconoscimento delle prime note dei suoi pezzi piu famosi ed ascoltabili, tratti dalle colonne sonore di film quali Furyo (il pezzo piufamoso e tema principale Merry Christmas, Mr. Lawrence), “Il thè nel deserto” e “L’ultimo imperatore”. A conclusione una serie di composizioni di nuova sperimentazione che hanno un pospento l’entusiasmo dei pezzi piuconosciuti.

 

Daniela Turri

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