Martedì 11 marzo, alle 10:00, a Venezia, presso il Salone degli Specchi di palazzo Ferro Fini, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e il Segretario Generale, Roberto Valente, inaugureranno la mostra ‘Marco Polo e il monumento che non c’è. Una storia ottocentesca e una restituzione contemporanea’, curata da Tiziana Plebani e promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo. La mostra chiuderà martedì 15 aprile 2025. La curatrice ha ricostruito la vicenda della mancata realizzazione di un monumento a Marco Polo nonostante fosse stato realizzato un bozzetto dallo scultore Luigi Ferrari, negli anni Quaranta dell’Ottocento. Proprio in quel periodo storico così ricco di fermenti e slanci culturali, economici e scientifici, che sfociò nella rivoluzione del 1848- 49, fu vista con grande favore la realizzazione di un’opera monumentale dedicata al grande viaggiatore veneziano, dato che la figura di Marco Polo incarnava quell’intelligenza viva che avrebbe potuto essere prodromica – usando le parole di Eugenio Burgio – “di un energico e moderno risveglio, di una possibile unità di popolo che allora era solo un fatto culturale di élite”. Attraverso la mostra, viene inoltre compiuta una restituzione contemporanea di Marco Polo, ‘materializzando’ il monumento che non c’è, seguendo il disegno lasciatoci da Luigi Ferrari. Questo, utilizzando una tecnologia 3D, preceduta da uno studio accurato e da una strategia riempitiva dei dati mancanti. La restituzione – secondo Tiziana Plebani – “permette di dialogare con l’idea che nutrì il progetto, gli stilemi del tempo e una particolare interpretazione dell’immagine di Marco Polo”.