Etichettatura. Positiva la proroga dei decreti, ma l’etichettatura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari UE

Etichettatura. Positiva la proroga dei decreti, ma l’etichettatura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari UE

Salvan (Coldiretti Veneto): “È fondamentale che le regole vengano rispettate e che siano uguali per tutti. Solo così si potrà eliminare la concorrenza sleale.”

“L’etichettatura è uno strumento essenziale per garantire trasparenza e una concorrenza equa nei mercati. Fino ad ora, ci siamo trovati a fronteggiare una situazione impari, in cui l’Italia, sempre attenta a rispettare le normative, a tutelare il benessere animale e a promuovere produzioni sane e sostenibili, non ha potuto competere con chi non opera allo stesso modo, spesso violando i diritti dei lavoratori”. Con queste parole, Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, commenta la proroga dei decreti sull’etichettatura d’origine, che risponde alla richiesta di trasparenza del 91% dei consumatori. “Ora è fondamentale – continua Salvan – che l’obbligo di etichettatura venga esteso a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’UE. Grazie alla proroga del decreto, fino al 31 dicembre 2025, sarà in vigore in Italia il regime sperimentale che obbliga a indicare la provenienza della materia prima su pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari.”

Una battaglia storica portata avanti da Coldiretti, la principale organizzazione agricola in Italia e in Europa, che lo scorso anno ha presentato una proposta di legge a livello europeo per rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nell’UE. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per fermare l’inganno dei prodotti stranieri spacciati come italiani, proteggendo così la salute dei consumatori e il reddito degli agricoltori. Solo così sarà possibile porre fine alla possibilità di italianizzare i prodotti stranieri attraverso trasformazioni minime, come consente l’attuale normativa doganale sull’origine dei cibi.

La proposta di legge può essere firmata nei mercati contadini di Campagna Amica, nelle sedi territoriali, oppure online, collegandosi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionando il proprio Paese di cittadinanza. Si può quindi compilare il modulo con i dati personali o utilizzare lo SPID.

“L’etichettatura obbligatoria dei cibi – conclude Salvan  – è una battaglia storica per Coldiretti, iniziata nel 2002 con l’introduzione dell’obbligo di indicare l’origine della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza, per garantire trasparenza e fiducia. Da allora sono stati fatti molti progressi, con l’indicazione dell’origine che è stata estesa a circa il 40% della spesa. Tuttavia, restano ancora prive di indicazione l’origine dei legumi in scatola, della frutta nei succhi o nelle marmellate, del grano usato in pane, biscotti e grissini, e della carne o del pesce serviti nei ristoranti.”

(Coldiretti Padova)