Lunare è la luce – Sguardi sedimentati

Inaugurazione: 21 giugno 2024, ore 17.30

Dal 14 giugno al 21 luglio la Sala della Gran Guardia ospita la mostra fotografica personale di Giorgio Boato, dal titolo Lunare è la luce – Sguardi sedimentati.

La mostra propone una selezione di due progetti fotografici, il cui fil rouge è il “tempo sospeso”.

“Lunare è la luce” recita il titolo del primo progetto che comprende due sezioni: la prima dedicata alla luna, con cui il fotografo gioca in una ricerca di improbabili accostamenti, suggestive coincidenze e vere e proprie alchimie fotografiche. Con la luna l’autore ha intessuto da anni un dialogo che scaturisce in simboliche meditazioni fotografiche, incontri di luci o di oggetti che creano nuove realtà.
Nella sezione “Lunare è la luce” foto in bianco e nero e foto a colori si alternano in un’esposizione che viaggia prevalentemente nella dimensione del piccolo formato (10×15 cm), creando piccole finestre che fermano il tempo e aprono l’immaginazione, il pensiero, l’evocazione, il ricordo. Un puzzle di luci, ombre, chiaroscuri, simboli.

Accanto a queste fotografie, volutamente controcorrente nelle dimensioni, vuote di presenze umane esplicite, che creano “serie” diverse connesse tra loro, Giorgio Boato presenta anche – “Sguardi sedimentati” – un originale progetto fotografico in cui invece la persona – e in particolare lo sguardo – è protagonista.
Anche in questo progetto la luce è “lunare”, perché coglie il “senza tempo”, attraverso esposizioni lunghe, ovattate.
Questo progetto comprende fotografie di più grande formato che reinterpretano, per tecnica ed esposizione, quello che agli albori della fotografia era una necessità, ossia l’utilizzo di pose con tempi molto lunghi. L’esito finale è una sorta di sedimentazione di progressive velature, trasfigurando la somma di istanti reali sovrapposti in un tempo “aggiunto”, che non esiste.

I soggetti sono in gran parte uomini e donne in cui lo sguardo è il luogo di sintesi di questo tempo inesistente.

Giorgio Boato, fotografo – fotoreporter
Veneziano di nascita, padovano di adozione, inizia a “scattare” a 11 anni e da allora non ha più smesso, facendo della fotografia non solo la sua passione, ma il suo mestiere: dal reportage alla cronaca, dal ritratto all’architettura, dai beni culturali al tessile.
Ha iniziato a collaborare con il Gazzettino e Gente veneta, quindi per 26 anni ha lavorato per il quotidiano nazionale Avvenire, spaziando dalla cronaca alla cultura, curando in particolare la ritrattistica di personalità della cultura e della Chiesa.
Le sue foto sono state pubblicate inoltre su Donna Moderna, Gente Money, Oggi, L’unità, Il Giornale, La Nuova Venezia, La Difesa del popolo, La Vita del popolo, Messaggero sant’Antonio, Il Santo dei Miracoli, Famiglia cristiana, La Repubblica, Topolino, Blick (Svizzera); Bild Zeitung (Germania).
Fotografie di Giorgio Boato appaiono in cataloghi e volumi d’arte, copertine e quarte di copertine di libri e in intere campagne fotografiche museali.

Informazioni

Ingresso gratuito
Orari: 9.30-12.30 e 16.00-19.00. Chiuso i lunedì non festivi

U.O.C. Mostre, Manifestazioni, Spettacoli

tel. 0498204529 – 4501
[email protected]

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)