09 maggio 2024
(Arv) Venezia 9 mag. 2024 – I consiglieri della commissione Cultura, insieme ai colleghi della commissione Sanità e Sociale, hanno incontrato i componenti del Tavolo regionale di coordinamento per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, organismo di supporto e indirizzo per le strategie della Regione per arginare la violenza e le disparità di genere.
Al centro del confronto le possibili strategie da adottare, alla luce della delibera approvata con voto unanime dal Consiglio regionale del Veneto a fine 2023, all’indomani dei funerali di Giulia Cecchettin e della mobilitazione spontanea che ha invitato la politica e le istituzioni di agire in modo più concreto per prevenire e contrastare la violenza contro le donne. Con il documento approvato all’unanimità l’assemblea consiliare del Veneto si è impegnata a istituire un premio di laurea in onore di Giulia per tesi incentrate sul contrasto alla violenza sulle donne nei diversi ambiti e a sollecitare tutti gli organi competenti a realizzare nelle scuole progetti di educazione relazionale. Tra gli impegni programmatici, il Consiglio aveva auspicato in quell’occasione l’incremento dei finanziamenti della Regione destinati alla rete dei Centri antiviolenza; l’apertura di sportelli antiviolenza negli atenei della Regione; e l’utilizzo più corretto e consapevole del linguaggio e della comunicazione del Consiglio regionale, anche all’esterno delle sedi istituzionali, per contribuire positivamente al cambiamento culturale e alla promozione di modelli sociali paritari.
Le due commissioni, oggi in seduta congiunta, hanno dato vita ad un pomeriggio di incontro, ascolto e confronto istituzionale con quanti lavorano in prima linea nel contrasto alla violenza di genere. Sono intervenuti l’assessore regionale competente in materia di politiche sociali e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la presidente della commissione regionale per le pari opportunità, alcuni dei responsabili dei Servizi di protezione sociale e dei Centri antiviolenza del Veneto, rappresentanti dei dirigenti dei Pronto soccorso ospedalieri, dell’Anci, delle prefetture e delle questure del Veneto, dell’Arma dei carabinieri e del Centro diritti umani ‘Antonio Papisca’ dell’Università di Padova. I materiali e gli spunti di riflessione offerti dal percorso di ascolto avviato dalle due commissioni consiliari costituiranno ora base di lavoro per rafforzare servizi e prassi nel territorio regionale e per adottare indirizzi e iniziative legislative per il contrasto alla violenza di genere.