Stop alla ricetta elettronica via sms o e-mail? Ecco come continuare a riceverla dopo il 30 aprile

(Adnkronos) – “Se vuoi continuare a ricevere i numeri delle ricette mediche (Nre)”, la ricetta elettronica, “sul cellulare tramite Sms o via e-mail conferma il servizio”. E’ il messaggio rivolto ai cittadini in Lombardia, nell’ambito di una campagna informativa lanciata nelle scorse settimane dalla Regione. Da ieri è scattata la corsa di molti cittadini alla conferma del servizio, nella preoccupazione di una deadline stringente. In particolare tramite il sito web del fascicolo sanitario elettronico, uno dei canali messi a disposizione. E da Palazzo Lombardia hanno tenuto a puntualizzare che “dal primo maggio non ci sarà nessuna interruzione del servizio dell’invio delle ricette mediche dematerializzate per chi ancora non ha confermato questa scelta tramite i canali messi a disposizione dalla Regione Lombardia”.  

Fino al 29 aprile, “il 50% dei cittadini con profilo attivo” aveva “confermato il servizio” e la Regione sottolinea che c’è ancora tempo per farlo. “Il Servizio di notifiche del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) – aveva comunicato Palazzo Lombardia nelle scorse settimane – si è aggiornato offrendo ai cittadini la possibilità di effettuare più scelte e selezionare il canale sul quale si preferisce riceverle (sms o e-mail). Per questo, nella sezione ‘Profilo utente’ è stata introdotta una nuova interfaccia grafica per comunicare al cittadino le modalità di conferma/adesione al servizio. Con questo aggiornamento, anche i cittadini che hanno già usufruito della possibilità di ricevere sul cellulare il numero di ricetta elettronica (Nre) per poterla conservare devono confermare l’interesse a mantenere attivo il servizio”. 

“I cittadini lombardi – spiega l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – hanno ancora un ampio periodo di tempo per effettuare la scelta sulla modalità di ricezione delle ricette elettroniche. La campagna informativa su questo tema, iniziata già da due mesi e che vede il coinvolgimento di Ats, medici di medicina generale e farmacie, proseguirà finché l’adesione non sarà massima”.  

Per confermare l’interesse a mantenere attivo il servizio, ricorda una nota e la locandina diffusa dalla Regione, i cittadini possono usare uno dei canali messi a disposizione: online, accedendo alla sezione ‘Profilo e Impostazioni’ del fascicolo sanitario, selezionando ‘Notifiche’ e poi la voce ‘Ricette’ scegliendo l’invio di Sms o e-mail; presso gli sportelli scelta e revoca della Asst di competenza; dal medico di medicina generale/pediatra di libera scelta; in farmacia; sull’App del Fse. 

E’ intanto corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati nelle ultime ore a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.  

Che cosa succede oggi, 30 aprile? In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c’è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un’idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l’operazione, confermano dalla Regione.  

La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell’emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L’operazione richiesta in Lombardia, nell’ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E’ un passaggio quest’ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva. 

“Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo”. Così all’Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiega, dall’osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la ‘corsa’ di molti cittadini lombardi a confermare il proprio ‘si’ a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare. 

“Durante il Covid, a causa dell’emergenza – continua Pozzi – la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici ‘Scelta e revoca’ di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione”.  

L’impressione della rappresentante sindacale “è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona – precisa Pozzi – e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l’hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola”. Anche perché “la ricetta elettronica ormai è imprescindibile – sottolinea – ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell’invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile – conclude Pozzi – quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco”. 

(Adnkronos – Salute)

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