Focus qualità dell’aria primo trimestre 2024

A Padova aria irrespirabile per i primi 90 giorni dell’anno
Legambiente: serve cambiare passo con politiche radicali

 

Nei primi tre mesi dell’anno la qualità dell’aria a Padova è risultata pessima. È questo, in sintesi, il preoccupante quadro che emerge analizzando i dati sulla qualità dell’aria diffusi ieri da Legambiente, anche in vista dell’ultima plenaria (22-25 aprile) in programma a Strasburgo per l’approvazione finale sulla revisione della direttiva europea sulla qualità dell’aria che ridefinirà valori limite allineandoli sempre più a quelli consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Sono infatti già 39 le giornate in cui a Padova (Arcella) si è superato il limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di aria (µg/mc) per la concentrazione di PM10, a fronte di un massimo consentito di 35 giorni in un anno solare. Il valore medio di PM10 è stato di 50  µg/mc, oltre la media annuale consentita di 40 µg/mc.

Inoltre, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da picchi clamorosi di polveri sottili, con medie giornaliere ampiamente sopra i limiti normativi: a Padova (Mandria) sono state ben 8 le giornate in cui si sono superati i 100 µg/mc, con un valore massimo di 133 µg/mc.

Superamenti PM10 (gg)

Valore medio annuale PM10
(µg/mc) 

Valore massimo registrato
(µg/mc) 

n.gg>100

39 (Arcella)

50

133

8  (Mandria)

Ricordiamo che per il PM10 con la nuova direttiva europea in votazione in questi giorni, dal 2030 saranno soltanto 18 i giorni di superamento consentiti, contro gli attuali 35, e il valore massimo sarà abbassato da 50 microgrammi per metro cubo di aria a 45 µg/mc. Anche la media annuale consentita verrà rivista: dai 40  µg/mc attuali ai 20µg/mc.

“I primi mesi dell’anno sono sempre i più critici sul fronte della qualità dell’aria e questo inizio di 2024 non è stato da meno – dichiara Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova – ancora una volta, complici le condizioni metereologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, l’accensione dei riscaldamenti, il traffico veicolare sempre importante e le attività zootecniche delle aree periurbane, assistiamo ad un’escalation a dir poco preoccupante degli sforamenti giornalieri di Pm10, nonché di valori medi fuorilegge. È  sempre più urgente un cambiamento radicale nelle politiche antismog, attuando misure strutturali ed integrate, capaci di impattare efficacemente sulle diverse fonti di smog, dal riscaldamento degli edifici,  all’industria all’agricoltura e la zootecnia, passando ovviamente per la mobilità, che in ambito urbano è la principale fonte inquinante”.

Le proposte di Legambiente 

  • Mobilità. Potenziare il trasporto pubblico, non solo delle linee tranviarie, per rendere le corse dei Bus  più frequenti  in particolare negli orari di punta; vanno estesi quelli serali e migliorato il servizio nei giorni festivi. Incentivare la mobilità elettrica condivisa (micro, bici, auto, van e cargo bike); realizzare la Bicipolitana, per rendere sicura e capillare la rete delle ciclabili cittadine. Ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura di persona: “Città 30”, con Strade Scolastiche e Zone 30km/h. Stop alla realizzazione di nuovi grandi parcheggi in città.
  • Efficientamento. Serve intervenire anche sui sistemi di riscaldamento, efficientando gli edifici pubblici e privati, con l’installazione di pompe di calore, pannelli, solari termici e caldaie a biomasse (pellet), sia come sistemi autonomi che centralizzati grazie alle reti di teleriscaldamento, intervenendo quindi sull’attuale regolamento edilizio comunale.
  • Rigenerazione. É fondamentale fermare le edificazioni nelle aree verdi, che mitigano lo smog, indicando nella rigenerazione del patrimonio edilizio una delle principali priorità.
  • Agricoltura. Per quanto riguarda il settore agricolo, che ha una responsabilità di primo piano nella nostra Regione per quanto riguarda l’emergenza smog invernale, occorre che anche il Comune di Padova rafforzi il sistema dei controlli dotandosi di un regolamento di polizia rurale.

 

 

*Note metodologiche: Dati ottenuti dal portale di Arpav. Sono stati analizzati solo i dati relativi alle Polveri sottili (PM10) nel seguente modo:

– numero di giorni di superamento del limite giornaliero

– media di periodo 01/01/2024 / 31/03/24

– media giornaliera massima

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(Legambiente Padova)