Federico Solmi protagonista a Venezia: l’artista italiano porta in Laguna irriverenza e innovazione. Main partner Var Group, Phillips Collection e Thoma Foundation

22 aprile 2024. Ha aperto il 18 aprile a Venezia, al Palazzo Donà delle Rose, la personale di Federico Solmi, l’artista geniale e irriverente che torna in Italia dopo 20 anni di permanenza in America, come vero antesignano della digital art. La sua “Solmi – Ship of Fools“, curata da Dorothy Kosinski e co-curata da Renato Miracco in partnership con Var Digital Art by Var Group, la Phillips Collection di Washington e la Thoma Foundation, porta nella città lagunare 10 opere video, 10 dipinti, un’opera VR, sculture in ceramica, un’innovativa scultura olografica e un lavoro in anteprima assoluta: Ship of Fools, opera di 3 metri per 6, ispirata a La Zattera della Medusa di Gericault, con riferimenti alla Repubblica di Platone e a un libro omonimo del 1494 di Sebastian Brant.

La mostra di Palazzo Donà delle Rose nasce quindi dall’unione di due talenti: quello innovativo ed esplosivo di Solmi, già premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York e protagonista con le sue opere a Times Square, e l’expertise del main partner Var Digital Art by Var Group realtà nata nel 2018 come ponte fra arte, digitale ed imprese.

E’ la CEO di Var Group, Francesca Moriani, a parlare di questa partnership, che vede VAR Group insieme a VAR Digital Art come main partner della mostra di Federico Solmi: “Il nome della mostra è molto evocativo anche per VAR Group: io ricerco sempre un po’ di follia all’interno delle persone e una delle mie frasi preferite di Erasmo da Rotterdam è quella che recita: le più belle idee non nascono dalla ragione, ma da una lucida e visionaria follia. Perché è solo riuscendo a pensare fuori dagli schemi che si ottengono i migliori risultati. (…) Abbiamo stretto questa bellissima collaborazione che ci ha portato a rendere disponibile la nostra conoscenza del mondo del digitale e i nostri strumenti, che utilizziamo quotidianamente, per realizzare alcune opere che sono di una bellezza straordinaria”

Di “Solmi – Ship of Fools” parla con grande trasporto Renato Miracco, co-curatore:

SOLMI – Ship of Fools – Ph. Luca Perazzolo via ufficio stampa HF4 14

“Conosco Federico da più di vent’anni, quindi ho avuto modo di sentire e di ascoltare, di conoscerlo abbastanza in profondità. Dorothy, direttrice alla Phillips Collection, è stata incantata dalla sua opera e quindi abbiamo deciso di imbarcarci in questa curatela di Federico. Ognuno di noi ha scelto però un aspetto, perché non è che i nostri saggi dovessero dare una impostazione univoca della sua opera: lei ha preferito inquadrarlo storicamente, come maschera e come artista satirico, io ho azzardato questa nuova lettura. Una lettura che si richiama molto di più al moralismo messicano alla all’idea di un linguaggio fatto per le masse”

Dorothy Kosinski, oggi direttrice emerita della Phillips Collection, parla così del lavoro di Solmi e di come il suo stile sia collegato con l’innovazione che permea tutta l’arte contemporanea: “Credo che il lavoro di Federico Solmi risponda in modo eccitante a questo senso di ibridazione, di apertura a una molteplicità di mezzi: nella sua mostra ci sono dipinti a pastello monumentali, di dimensioni impensabilmente grandi e ambiziosi, c’è la sperimentazione olografica, i video, pezzi scultorei molto tradizionali. Credo che quel senso di innovazione e di superamento dei confini e delle linee tra i mezzi tradizionali della pittura e della scultura e del disegno con l’arte video, rivelino Federico come un pensatore e un praticante di spicco, in un momento nel mondo dell’arte contemporanea che è straordinariamente vibrante e aperto a nuove forme e nuove voci”.

SOLMI – Ship of Fools” è accompagnata da un catalogo in lingua inglese edito da Gangemi Editore. Il progetto è guidato dalle intuizioni curatoriali degli storici dell’arte Dorothy Kosinski, Direttore Emerito della Phillips Collection, e di Renato Miracco. Oltre ai testi di Kosinski e Miracco, i contributi in catalogo di Larry Ossei-Mensah, Serena Tabacchi e Davide Sarchioni esplorano il rapporto e l’impatto della tecnologia con l’arte contemporanea. La mostra è co-organizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group – che si avvale anche del contributo di APC di Schneider Eletric- in collaborazione con la Carl & Marilynn Thoma Foundation che ha generosamente contribuito alla costruzione di questo progetto, mentre il supporto museale proviene dalla Phillips Collection, avamposto dell’arte contemporanea negli Stati Uniti, dove Federico Solmi è presente con diverse opere nella collezione. La strategia di comunicazione della mostra è affidata a HF4 di Marco del Bene.

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