I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno operato un ennesimo intervento contro lo spaccio su strada. Ad essere fermati questa volta due stranieri che avevano escogitato come nascondiglio per la droga l’ingresso al parco giochi Città dei Bambini di Via Sant’Eufemia. Un parco dedicato ai bambini che i due pusher pensavano forse non attirasse l’attenzione dei poliziotti. Ma non è stato così.
I due sono stati arrestati per possesso ai fini di spaccio di eroina e hashish. Più di 40 grammi di droga che poteva incautamente finire, se scoperta tra un gioco e l’altro, nelle mani di qualche bambino.
Entrambi tunisini irregolari, sono stati notati dai polizotti della Squadra Mobile spostarsi in bicicletta su via Santa Eufemia e raggiungere il parco giochi Città dei Bambini. Mentre il più giovane, un 24enne, rimaneva a centro strada guardandosi attorno con funzione di palo, il più adulto, di 28 anni, già pregiudicato per stupefacenti, si allontanava di una decina di metri, portandosi in prossimità del cancello di accesso al parco, ove veniva visto prelevare da terra un involucro. Sono stati fermati e controllati una volta rimontati in bici. L’involucro prelevato dal 28enne conteneva 10 dosi di eroina, mentre nel punto esatto ove era stato visto calarsi e prelevare lo stupefacente, gli agenti hanno rinvenuto pure una porzione di panetto di hashish. Dopo essere stati arrestati sono stati giudicati per direttissima ed entrambi condannati a 10 mesi di reclusione. Il 28enne è stato espulso mediante accompagnamento al CPR di Gorizia e per lui è stato già programmato il rimpatrio, previsto per martedì prossimo.
È stato rintracciato e sottoposto invece alla custodia cautelare in carcere un 34enne tunisino residente a Vigonza (Pd). Pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, oltre che per stupefacenti, era stato arrestato il 10 aprile scorso per rapina aggravata, per aver aggredito un addetto al servizio di vigilanza del Centro Commerciale “Giotto” che lo aveva sorpreso a forzare il lucchetto di una bicicletta assicurata alla rastrelliera. Per opporsi all’intervento del vigilante lo aveva colpito con un calcio ed un pugno al volto e dopo essere stato nuovamente raggiunto e bloccato lo aveva pure morso alle dita della mano. L’aggressione è terminata solo grazie all’intervento degli operatori. Non era il primo episodio di tentato furto che aveva commesso. Appena la mattina del giorno precedente era stato sorpreso dagli agenti della Questura in via Tommaseo subito dopo che aveva tentato di rimuovere il lucchetto dalla ruota di una mountain-bike del valore di circa 2000 euro. In quell’occasione gli venne trovato pure un flessibile a batteria nascosto all’interno di uno zainetto. Il Giudice gli aveva per questo motivo imposto in prima battuta il divieto di dimora a Padova. Ma proprio nella città del Santo ha continuato ad essere sorpreso e controllato dagli agenti, assumendo un comportamento ritenuto dallo stesso Giudice di sfida alle Autorità. Per lui si sono necessariamente aperte le porte del carcere. Il Questore di Padova ha già disposto anche per lui l’avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.
Un 46enne rumeno è stato invece catturato in esecuzione di un Mandato d’arresto Europeo emesso dalle autorità della Romania. A suo carico pende una condanna a 3 anni di reclusione per una rapina di 10.000 euro commessa assieme ad altri, nel giungo 2020 a Pitesti (Romania), ai danni di un connazionale. É stato rintracciato dalla Squadra Mobile in un B&B di Piazzola sul Brenta (PD). La sua permanenza in Veneto terminerà all’interno della casa circondariale di Padova.