DAL BRENNERO A ROVIGO, LA GDF SCOVA ILLECITI NEGLI ALIMENTI

DAL BRENNERO A ROVIGO, LA GDF SCOVA ILLECITI NEGLI ALIMENTI

Salvan, Coldiretti Rovigo “Ringraziamo la gdf per i continui controlli. I sequestri mostrano ciò che Coldiretti dice da tempo: italian sounding a scapito del reddito dei veri agricoltori made in Italy”

“La filiera alimentare è appetibile per reati come la contraffazione e continuo oggetti di illeciti, per questo si ringrazia la Guardia di Finanza di Rovigo e le altre autorità di controllo per le continue verifiche”: si esprime così Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo a seguito dell’ultimo controllo amministrativo, nel settore alimentare, che ha portato al sequestro di circa 2000 prodotti di provenienza straniera. “Da tempo denunciamo che nel nostro Paese purtroppo entrano prodotti che non rispettano le nostre stesse norme e che alimentano il fenomeno dell’italian sounding a scapito del reddito dei veri agricoltori made in Italy. Come abbiamo potuto vedere con i soci polesani e di tutta Italia nella due giorni al Brennero – racconta Salvan – sono tantissimi i prodotti di tutte le categorie merceologiche che entrano nel nostro Paese senza etichetta o già etichettati come italiani mentre non lo sono o, ancor peggio arrivano in Italia come ingredienti, trasformati poi negli stabilimenti per diventare fake di made in Italy”.

Tornando al sequestro, il Comando provinciale di Rovigo ha intensificato i controlli ed è notizia di queste ore che la Guardia di Finanza di Rovigo, dopo accertamenti su tutto il territorio polesano e in particolare sulla città capoluogo, ha rinvenuto circa 2000 prodotti alimentari di provenienza straniera le cui confezioni non risultavano riportare le prescrizioni informative previste dal Regolamento 1169/2011. Il regolamento prevede che “Le informazioni sugli alimenti non devono indurre in errore e devono presentare in maniera precisa, chiara e facilmente comprensibili per il consumatore le informazioni relative alle loro caratteristiche in ordine a provenienza, natura, proprietà, composizione, quantità, conservazione, fabbricazione, durata, scadenza, nome del produttore, dell’importatore, istruzioni per l’uso e le informazioni nutrizionali. Tali informazioni sono obbligatorie e devono essere apposte almeno nella lingua del paese nei quali l’alimento è commercializzato”. “In sostanza – precisa Salvan – non consentivano una adeguata informazione al consumatore: proprio su questo Coldiretti sta lavorando da anni. In questo caso tante confezioni non riportavano le indicazioni in lingua italiana e quindi i prodotti non rispettavano le disposizioni”. La merce è stata sequestrata: si tratta di prodotti alimentari quali salse, farine, latte, dolciumi, spezie, pesce, bevande, infusi e molto altri. Gli atti del controllo sono poi stati inoltrati all’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari) per il seguito di competenza e con il quale il Corpo ha sottoscritto un protocollo di collaborazione. “Ringraziamo la Guardia di finanza che ancora una volta ha tutelato i consumatori evitando che questa merce finisse sulle tavole o nella pancia delle persone senza indicazioni corrette: il consumatore deve essere consapevole di quello che mangia, è soggettiva poi la scelta di acquistare o meno un prodotto, ma l’informazione è alla base della correttezza del produttore o distributore. Allo stesso modo questo controllo permette di difendere i veri produttori italiani: li trovate nei nostri mercati di Campagna Amica anche questo sabato”.

(Coldiretti Padova)