Europe Direct Padova: novità del 3 aprile 2024

Consiglio europeo del 21 e 22 marzo: sostegno all’Ucraina, allargamento UE e situazione in Medio Oriente

Il Consiglio europeo ha ribadito il suo fermo sostegno all’Ucraina a due anni dall’inizio della guerra di aggressione della Russia. Durante il vertice, la presidente von der Leyen si è unita ai leader dell’UE nell’accogliere l’iniziativa ceca che fornirà all’Ucraina le munizioni necessarie per difendersi. Inoltre, il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione e dell’Alto rappresentante di utilizzare le entrate straordinarie provenienti dai beni immobilizzati della Russia per finanziare le attrezzature militari per l’Ucraina. Un’altra decisione adottata dal Consiglio europeo è stata quella di avviare i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina, come raccomandato dalla Commissione la scorsa settimana. Discutendo della situazione in Medio Oriente, i leader hanno chiesto una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile, al rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e alla fornitura di assistenza umanitaria.

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La Commissione interviene per promuovere la biotecnologia e la biofabbricazione nell’UE

La Commissione ha proposto una serie di azioni mirate per promuovere la biotecnologia e la biofabbricazione nell’UE. La comunicazione individua le sfide e gli ostacoli e propone di affrontarli, in linea con la comunicazione sulla competitività a lungo termine dell’UE. I progressi nelle scienze della vita, sostenuti dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale (IA), e il potenziale rappresentato dalla biologia per risolvere questioni sociali, fanno della biotecnologia e biofabbricazione uno dei settori tecnologici più promettenti di questo secolo. Queste tecnologie possono aiutare l’UE a modernizzare il settore dell’agricoltura, della silvicoltura, dell’energia, degli alimenti e dei mangimi, e l’industria. Possono inoltre contribuire ad aumentare la competitività e la resilienza dell’Unione, permettendo di fornire una migliore assistenza sanitaria ai cittadini e di realizzare le transizioni verde e digitale.

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Far fronte alla carenza di manodopera e di competenze nell’UE

La carenza di manodopera e di competenze è in aumento in tutti gli Stati membri dell’UE. In una recente indagine, circa due terzi (63%) delle piccole e medie imprese hanno dichiarato di avere difficoltà nel trovare i profili professionali di cui hanno bisogno. Inoltre, la Commissione ha individuato 42 professioni caratterizzate da mancanza di personale. Per affrontare questa carenza di manodopera e di competenze, ha presentato un piano d’azione che delinea le principali misure che l’UE, gli Stati membri e le parti sociali dovrebbero adottare nel breve e medio termine. Ciò contribuirà a sbloccare il potenziale di crescita dell’UE, a sostenerne la competitività e a offrire migliori opportunità per tutti. Le azioni sono articolate in cinque settori:
● sostenere l’ingresso nel mercato del lavoro delle categorie sottorappresentate;
● fornire sostegno allo sviluppo delle competenze, alla formazione e all’istruzione;
● migliorare le condizioni di lavoro;
● migliorare la mobilità equa all’interno dell’UE per i lavoratori e i discenti;
● attrarre talenti da Paesi terzi.

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La politica di coesione continua a ridurre le lacune nelle regioni e negli Stati membri dell’UE

La Commissione europea ha pubblicato la 9a relazione sulla coesione, da cui emerge che la politica di coesione sta adempiendo alla sua missione di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali in tutta l’UE. Sono stati compiuti grandi passi avanti per ridurre i divari esistenti tra gli Stati membri e le regioni, rafforzare il mercato unico dell’UE e garantire che l’UE continui a investire nel capitale umano e nello sviluppo sostenibile. Sfruttare appieno il potenziale di ciascuna regione rafforza la competitività e la resilienza dell’Unione nel suo complesso.

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La Commissione presenta i piani per un diploma europeo

La Commissione europea ha presentato tre iniziative per promuovere la cooperazione transnazionale tra gli istituti di istruzione superiore, con l’obiettivo ultimo di creare un diploma europeo. Questo andrebbe a vantaggio degli studenti e della comunità dell’istruzione superiore, stimolando la mobilità per l’apprendimento all’interno dell’UE e potenziando le competenze trasversali degli studenti. Contribuirebbe a soddisfare la domanda del mercato del lavoro e a rendere i laureati più attraenti per i futuri datori di lavoro, attirando nel contempo studenti provenienti da tutto il mondo e rafforzando la competitività europea. Le tre iniziative affrontano gli ostacoli giuridici e amministrativi che impediscono alle università partner di istituire programmi di laurea congiunti competitivi a livello di laurea di primo livello, master o dottorato. Le proposte si basano sull’autonomia istituzionale e sulla libertà accademica delle università. Rispettano pienamente le competenze degli Stati membri e dei governi regionali nel settore dell’istruzione superiore.

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(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)